Cio, lo sdoganatore

Fra le azioni che gli It manager devono praticare, alla fine c’è anche l’emancipazione della propria struttura.

In preparazione al Gartner Cio Summit che si terrà a settembre a Barcellona, la divisione Gartner Executive Programs ha emesso una nota che contiene un memorandum d’azione, proprio per i Cio, al capitolo “come contribuire alla crescita economica della propria azienda”.

Il tema, ormai annoso, viene proposto con una luce diversa, non tanto dagli stilemi Gartner, da sempre avvezza a ben schematizzare temi, azioni e reazioni, quanto ponendo sul tavolo un’estensione.

È quella che dovrebbe fare del Cio non solo un uomo di business, ma anche, è qui dovrebbe stare la novità, un uomo di strategia.

Cerchiamo di capire meglio. Nel rapporto “The seven levers of growth” (Le sette leve di crescita), Gartner Exp esamina i modi in cui i Cio possono contribuire alla crescita di primo livello della propria azienda.

Si parte dalla considerazione che, da sempre, la struttura dei sistemi informativi è stata centrata sul dare servizi in affidabilità per lo svolgimento del business. Tutti d’accordo che non possa essere ancora così, si tratta di capire in che modo chi ne è responsabile può assurgere a un ruolo diverso, più alto, di valore strategico.

La strada può essere quella di interiorizzare i sentieri che l’azienda batte per crescere e di portare il proprio contributo, che spesse volte è anticipativo. Da qui l’entità del balzo strategico a cui è atteso il Cio.

Ed eccoci ai sette percorsi, o leve per crescere, enunciati da Gartner Exp: miglioramento delle operazioni, innovazione dei prodotti, conquista di canali di mercato, raggiungimento dei clienti, acquisizioni di società, collegamento in un ecosistema, creazione di “oceani blu” (ossia stimolare la collaborazione anche oltre i confini usuali dell’azienda).

Per ogni leva il Cio e i sistemi informativi possono portare un concreto contributo attuativo.

In fatto di miglioramento delle operazioni si tratta di rafforzare i sistemi di operazione, connettendosi (oramai) anche con i clienti.

Per l’innovazione dei prodotti, si tratta di dare flessibilità alle applicazioni in modo che dall’azienda sortiscano prodotti già adeguati al mercato.

In quanto alla conquista di nuovi canali di mercato, la strada è inquivocabilmente quella dei mercati elettronici. Così come per il raggiungimento migliore dei clienti, si tratta di avere applicazioni e infrastrutture scalabili che consentano di integrare informazioni esterne.

L’acquisizione di società è diventata ormai una regola per la crescita di quelle aziende (che se lo possono permettere). Qui il contributo del Cio riguarda la tessitura di un ambiente consono e favorevole, con anche, banalmente, la stesura di capitolati di integrazione.

La connessione a un ecosistema si basa sul presupposto dell’esistenza di un’architettura trasparente verso l’esterno, mentre la creazione di comunità di collaborazione ha come precipitato, alla lunga, la pura innovazione.

Per lavorare su queste sette leve, secondo Gartner Exp il Cio ha da fare sostanzialmente quattro cose.

La prima è chiarirsi su quali leve la sua azienda può perseguire e trovare il modo in cui i sistemi informativi possono contribuire alla crescita.

Poi deve trasmettere alla sua organizzazione un connotato che lui dovrebbe già avere, ossia la capacità di contribuire proattivamente alla definizione dei progetti di business e alla scala delle priorità. Il concetto non è banale: non solo il Cio un uomo di business, ma anche il suo staff, quantomeno quello primario.

Terza cosa: lasciarsi alle spalle il concetto convenzionale di project management e partecipare alla realizzazione di best practice.

Quarta fase, e quintessenza di tutto, emancipare la struttura dei sistemi informativi, trasformandola da una “stanza” in cui si prendono ordini, a una da cui escono indicazioni valide anche per un venture capitalist, ossia in grado di lavorare sulla creazione del valore.

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