Cio, il risk management è da fare

Una ricerca su 715 professionisti It rivela incertezze e sfiducie nella protezione sistemica dei dati.

Secondo un recente studio sulla gestione dei rischi informatici condotto da Freeform Dynamics per conto di Ca sentendo 715 professionisti It in Europa e nel Medio Oriente, due terzi dei responsabili dei sistemi informativi indicano la perdita di dati aziendali e l’interruzione dei sistemi critici per il business come principali rischi da considerare quando si pianificano le attività It. Lo studio evidenzia che anche il proliferare dei dati, che devono essere memorizzati su sistemi e in luoghi diversi per garantirne il recupero, rappresenta una sfida per molti dipartimenti It.

Il 62% degli intervistati ha espresso una serie di preoccupazioni in merito alla gestione dello storage distribuito dei dati. Circa un terzo degli It manager nutre scarsa fiducia nello storage decentrato delle informazioni business-critical su server, pc e dispositivi mobili.

I risultati emersi dalla ricerca evidenziano un divario tra la consapevolezza dei rischi da parte dei responsabili dei sistemi informativi e le azioni intraprese per fronteggiarli: sebbene, infatti, l’86% degli intervistati abbia sottolineato che la perdita di dati critici può danneggiare il business aziendale, il 32% non ha ancora implementato un’adeguata strategia basata sulla definizione dei livelli di servizio (Service level agreement) per attenuare il rischio di perdita dei dati e fissare tempi di ripristino accettabili.

Le tecnologie relative alla gestione dei processi, che costituiscono la base per un serio risk management a livello aziendale, non sono ancora state prese in considerazione da tutti i responsabili It, così come sono tuttora relativamente poco diffuse le soluzioni di gestione.

Le tecnologie chiave per la gestione delle informazioni, come l’archiviazione della posta elettronica e l’e-mail retrieval (38%), la gestione del workflow e dei documenti (30%) e le soluzioni per il coordinamento centrale delle policy di records management (30%) e per le operazioni di ricerca e discovery di tipo “federato” sono presenti in meno della metà delle aziende intervistate.

Il 40% del campione non usa alcuno strumento di gestione.

Lo studio indica anche che, oltre ad aiutare le organizzazioni a raggiungere obiettivi di conformità, le tecnologie di recovery e gestione delle informazioni possono contribuire a ottimizzare i processi e abbattere i costi, facendo rendere gli investimenti informatici.

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