Chl licenzia

Il piano industriale prevedeva il contenimento dei costi. E il 55% del personale se ne va a casa

27 novembre 2002 Cala la scure dei licenziamenti su Chl. Il piano industriale indicava un progetto di contenimento dei costi che si è tradotto nel licenziamento del 55% dei dipendenti della società di e-commerce.
“Tale procedura – recita una nota dell’azienda – si inquadra nel programma di attività dirette al contenimento dei costi contenuto nel Piano Industriale 2003 – 2005, che prevede la riduzione di circa il 60% dei costi fissi di struttura e una riduzione dell’incidenza percentuale dei costi di commercializzazione di due punti percentuali rispetto ai costi sostenuti nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2001”.
Il piano industriale prevede che Chl non potrà raggiungere il punto di pareggio a livello di cash flow e di Ebitda prima della fine dell’esercizio che si chiuderà al 31 dicembre 2003 e il punto di pareggio a livello di risultato netto prima della fine dell’esercizio che si chiuderà al 31 dicembre 2004. Il management della società ritiene che il raggiungimento dei punti di pareggio indicati potrà essere conseguito in caso di integrale realizzazione della strategia perseguita (posta a base del Piano Industriale 2003 – 2004), sia
quella relativa allo sviluppo dei volumi di fatturato, legata all’incremento del numero dei clienti e della loro propensione e frequenza all’acquisto nonché di una significativa crescita del settore di riferimento, sia quella relativa alla riduzione dell’incidenza percentuale dei costi fissi e variabili, legata alla ridefinizione delle attività in outsourcing ed ai relativi contratti ed alla riorganizzazione
interna dei processi e delle risorse. In particolare, il management prevede che i punti di pareggio a livello di cash flow e di Ebitda possano essere raggiunti con un livello di ricavi delle vendite e delle prestazioni pari a euro 65 milioni e con una riduzione dell’incidenza
percentuale dei costi di commercializzazione di due punti percentuali rispetto ai costi di commercializzazione dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2001 e della riduzione di circa il 60%
dei costi fissi di struttura rispetto ai costi fissi di struttura dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2001”
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