Chief cultural officer, nuova figura nell’It

Dalla Norvegia una lezione su come investire nelle persone: nasce il garante della cultura aziendale

Licenza di intromettersi in tutto quello che riguarda la cultura aziendale. Questo,
in breve, il compito del Chief cultural officer (Cco), figura professionale che
deve assicurare la condivisione dei valori societari anche durante i processi
di sviluppo e crescita. È così che Tand­berg (impresa norvegese
di soluzioni e sistemi per la videocomunicazione) ha investito su questa nuova
figura e l’ha resa membro del comitato direttivo, a capo di tutto il personale
(500 persone circa) dell’area Emea, responsabile dello sviluppo organizzativo
e della formazione manageriale e della comunicazione interna. Il team che collabora
con il Cco lavora con i vari manager della società sulla base di programmi
di sviluppo e di gestione ideati per le varie strutture. Ruolo del Cco è
anche quello di semplificare e migliorare la vita di chi lavora in azienda. Sono,
infatti, numerosi i benefit di cui possono godere i 310 dipendenti della sede
di Oslo: tra questi, mensa gratuita, frutta e caffè, palestra, lavanderia,
massaggi e parrucchiere una volta alla settimana e un cuoco che, due volte alla
settimana, prepara la cena per chi si attarda in ufficio. Un vero e proprio “investimento
sulle persone”. Tale ruolo potrà mai affermarsi anche in Italia?

 

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