Chi possiede Unix e, oggi, Linux?

Sco porta avanti da tempo la propria battaglia, partendo dal dichiarato possesso dei diritti sul vecchio System V. Ora, però, anche Novell è scesa in campo

15 gennaio 2004 Sembrano lontanissimi i tempi in cui si diceva che Unix era un
sistema operativo aperto e poi ogni azienda aveva il suo, generando
così una concorrenza che ne ha frenato l’affermazione.
Ancora oggi si
parla di proprietà intellettuale sull’Os, dopo che Sco, lo scorso
anno, ha prima citato in giudizio Ibm e poi minacciato altrettanto
con gli utenti Linux, lamentando violazioni su contratti e diritti di
copyright da essa detenuti.
Tuttavia, di recente è scesa in campo
Novell, che aveva sì ceduto nel 1995 a Sco il codice e l’Ip del
sistema operativo, ma, dopo la recente focalizzazione su Linux
culminata con l’acquisizione di SuSe, ha pensato bene di porre i
propri distinguo, soprattutto per difendere la clientela acquisita.
La titolarità effettiva del possesso è materia di battaglia legale e
di quegli avvocati che, soprattutto negli Usa, ingrassano su cause
come questa.
Qui preme sottolineare come i tempi, per certi versi,
non siano poi cambiati di molto.
Gli interessi in gioco sono sempre
altissimi e anche le tecnologie partite con i più nobili intenti
siano irrimediabilmente destinate a essere risucchiate nel gorgo di
un business affamato di controllo assoluto.
E così, in sostanza,
Linux rischia di fare la stessa fine di Unix.

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