Chi più spende, meno spende nel rispetto dell’ambiente

Il team It: sono 13 le risorse che si occupano di gestire l’It di Lamborghini: cinque dedicate all’infrastruttura e al networking, le restanti occupate sul fronte applicativo

La crescita esponenziale che ha caratterizzato gli ultimi anni di Lamborghini (i) ha spinto la casa automobilistica bolognese (parte del gruppo Audi/Vw) a rinnovare il proprio data center, seguendo un’impostazione green. «In uso da anni – ha spiegato Cesare Nanni, It system infrastructure di Lamborghini -, il nostro centro elaborazione dati non riusciva a gestire i mutati carichi di energia e calore. In attesa di costruire un nuovo sito appositamente dedicato, abbiamo deciso di utilizzare provvisoriamente una sala del museo aziendale nella quale, però, era impensabile approntare un data center secondo lo stampo classico, con conseguenti lavori di climatizzazione, innalzamento del pavimento e introduzione dell’impianto anticendio».

La società si è, quindi, mossa alla ricerca di soluzioni alternative, individuando negli armadi di Rittal la risposta per non dover effettuare adeguamenti strutturali nella sede preposta. «I contenitori sono già dotati di un impianto elettrico e di raffreddamento interni e sono autonomamente in grado di spegnere il fuoco – ha specificato -. In questo modo, anche per il futuro, quando sarà realizzato il data center definitivo, lo spostamento delle macchine non richiederà operazioni complesse, né comporterà disservizi».

In totale, Lamborghini conta una novantina di server (di cui 70 fisici, il resto virtuali), il 90% dei quali è contenuto nei cinque armadi acquistati. «La soluzione è più onerosa dal punto di vista economico rispetto all’impostazione tradizionale – ha proseguito -, ma ci consente di risparmiare su più fronti, anche se per ora non abbiamo effettuato un calcolo esatto da poter paragonare ai consumi del vecchio data center, che esiste ancora e in cui rimangono le connessioni Internet e quelle verso i concessionari, la casa madre e i magazzini di produzione».

Il progetto della nuova sala macchine, che è in funzione dall’inizio dell’anno, potrebbe essere presentato anche ad Audi, per valutarne la ripetibilità in conseguenza del ridotto impatto ambientale.

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