Che fine fanno i prestiti della Bce per le Pmi?

Interrogazione urgente di Rivellini e Salatto: i finanziamenti per sostenere le piccole e medie imprese paiono bloccati in operazioni finanziarie.

Enzo Rivellini e Potito Salatto
hanno sottoposto un’interrogazione urgente all Bce per chiedere delucidazioni
sul comportamento delle 14 banche italiane che dopo l’8 dicembre hanno ricevuto
dalla Banca centrale europea circa 140 miliardi di euro per lo sviluppo del
credito nei confronti delle piccole e medie imprese.

La somma fa parte dei 489 miliardi di euro
conferiti a 523 banche europee da destinare a operazioni di sub-credito
per sostenere il tessuto economico.

«Dai dati pubblicati sui giornali e confermati
in parte dall’Abi
– dicono in una nota congiunta – si evince come il
prestito erogato dalla Bce non solo non abbia incrementato l’accesso al credito
ma che questo, nell’ultimo periodo, sia addirittura diminuito
».

Secondo i due europarlamentari italiani questa
incongruenza si spiegherebbe in quanto gli istituti di credito, che hanno
ricevuto il prestito dalla banca centrale europea al tasso dell’1%, invece di
favorire il credito nei confronti delle Pmi avrebbero preferito acquistare
titoli di stato con rendimenti al 6-7%.

«Qualora tutto ciò venisse appurato siamo
pronti ad azioni forti senza escludere nessuna eventualità che possa garantire
ai cittadini europei che le somme siano destinate alla crescita e al
superamento della crisi
», dicono.

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