Il Cio di Cisco testimonia una difficoltà
Brad Boston è senior vice president e Cio di Cisco. Le sue opinioni, pertanto, hanno un peso non indifferente, dato che è uomo che la tecnologia la produce e la usa.
Un’interessante posizione l’ha espressa nel contesto del 3Gsm di Barcellona, dove è intervenuto nella duplice veste. Ma è quella di utente, cioè di Cio che ci interessa da vicino.
In sintesi: nonostante i grandi sviluppi oggettivi degli ultimi anni, l’industria wireless pare aver scoperto una vena d’oro nel consumer trascurando un po’ la parte enterprise del contesto, nella misura in cui non è riuscita a fornire un metodo semplice e inequivocabile per dare accesso ai dati aziendali partendo dai dispositivi wireless. Operazione non impossibile, questa, ma che richiede tempo e impegno.
Come utente, Boston ha in mano una “flotta” di 40mila dispositivi mobili, costruita nel tempo, partendo qualche anno fa con circa 12mila dispositivi Palm e Windows. Buona parte del suo lavoro è stato versato alle attività di integrazione con l’infrastruttura aziendale e a quelle di sicurezza. Ma non è stato facile e liscio.
Non che si sia tirato indietro, tanto che il Cio di Cisco non più tardi di sei mesi fa ha introdotto nella struttura altri 6mila Pda e nel prossimo semestre ne vuole far adottare altri 15mila.
Le difficoltà principali vissute da Boston sembrerebbero essere quelle di trovare facilmente tutto il software necessario per integrare i componenti in sicurezza e abilitare l’accesso remoto ai dati aziendali.
Tutto il lavoro che il Cio coordinerà sarà teso a mettere in condizione la forza vendita della società a espletare il proprio lavoro con semplicità, dalla raccolta ordini al Crm, passando per l’approvazione dei contratti.
Ma, pare di capire, se i costruttori facessero qualcosa di più deciso per far integrare in maniera trasparente questi dispositivi con le reti aziendali (un lavoro a monte, insomma) sarebbe cosa gradita. Da Cisco e anche da parte di utenti “normali”, che, magari, non hanno in mano le redini della tecnologia come accade alla “regina delle reti”.