Chambers: la crisi non è finita

Il numero uno di Cisco commenta i dati della sua azienda e soprattutto sottolinea che la congiuntura sfavorevole per l’It e le Tlc in particolare non pare aver raggiunto il fondo. Si parla di altri tre-sei mesi di difficoltà

John Chamebers solitamente da sfoggio
di grande sicurezza ed ottimismo ma stavolta pare vestire abiti a lui meno congeniali. La
crisi del mercato delle telecomunicazioni e del mercato informatico in generale hanno avuto
un effetto particolarmente pesante sull’andamento di Cisco e i dati del quarto trimestre presentati
martedì testimoniano certamente di una situazione di sofferenza.Il giro d’affari del trimestre in questione è scivolato del
25% a 4,3 miliardi di dollari dai 5,72 dell’anno precedente mentre gli utili
hanno visto il risultato operativo passare da 1,2 miliardi di dollari a 163
milioni e il risultato netto da 796 milioni di dollari a 7. Nel prossimo futuro
Cisco si attende una flessione del 5% nel trimestre in corso rispetto al
trimestre appena concluso. Mentre per quanto riguarda la ripresa vera e propria
del mercato secondo Chambers occorrerà aspettare ancora dai tre ai sei mesi, un
periodo necessario affinche le misure correttive messe in pista dalle varie
imprese e dalla Federal Reserve Americana possano portare a qualche risultato in
termini di ripresa della domanda.In particolare poi Chambers segnala il riscio
di una estensione della congiuntura sfavorevole anche al mercato asiatico ed
europeo. Quest’ultimo sta già mostrando chiari segnali di rallentamento
soprattutto per quanto riguarda la “locomotiva” tedesca..

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