Ces: si torna a parlare di Olpc

Rispetto alla prima versione del laptop, annunciata nel 2005, il nuovo modello presentato al CES – l’XO-3 – si svincola dal fattore di forma inizialmente scelto (più vicino ad un “netbook”) e tende ad assomigliare più ad un tablet.

In ritardo rispetto a quanto inizialmente ipotizzato, l’organizzazione “One Laptop per Child” (OLPC) ha promesso di lanciare un sistema portatile che verrà commercializzato ad un prezzo massimo pari a 100 dollari. L’iniziativa presentata in occasione del CES di Las Vegas, appare come il seguito di quella annunciata nel 2005 durante il Forum Economico Mondiale in Svizzera. Nicholas Negroponte, presidente di OLPC, ha spiegato che l’obiettivo è quello di non superare la soglia dei 100 dollari sebbene il prezzo finale del dispositivo non possa essere al momento garantito.

L’idea di OLPC è quella di mettere a disposizione dei Paesi in via di sviluppo degli elaboratori che, puntando su costi ridottissimi, includano tutte le funzionalità di base, compreso il supporto Wi-Fi. L’iniziativa mira ad ampliare l’accesso alla conoscenza ed alle moderne forme educative.

Rispetto alla prima versione del laptop, il nuovo modello presentato al CES – l’XO-3 – si svincola dal fattore di forma inizialmente scelto (più vicino ad un “netbook“) e tende ad assomigliare più ad un tablet. Il dispositivo, piuttosto pesante ma robusto (dispone di un rivestimento in gomma che lo protegge da polvere, sabbia ed acqua), monta un System-on-a-Chip Marvell ARM che combina l’Armada PXA618 con un modulo Wi-Fi. La frequenza operativa massima del processore sarà pari a 1 GHz e la macchina sarà dotata di 4 GB di memoria flash per la memorizzazione dei dati, 512 GB di RAM nonché di un display da 8 pollici a risparmio energetico. Lo schermo facilmente leggibile anche in condizioni di luce solare diretta, realizzato da Pixel Qi, sarà invece opzionale.
Completano l’equipaggiamento, due porte USB ed un connettore audio per cuffia.

Il costo del dispositivo sarà variabile probabilmente proprio in forza delle varianti con cui l’XO-3 sarà posto sul mercato. Oltre al display utilizzabile anche in condizioni di luminosità avverse, OLPC proporrà la possibilità di avere dei piccoli pannelli solari integrati direttamente nel corpo del device. In tal modo, il dispositivo potrà essere utilizzato anche qualora non si avesse a disposizione una presa elettrica.
Collegando all’XO-3 una “manovella”, si potrà inoltre “caricare” manualmente la batteria così come se si trattasse della dinamo di una bicicletta: un minuto di ricarica dovrebbe assicurare circa dieci minuti di autonomia.

Con il nuovo device, OLPC tenterà di mantenere la promessa iniziale: i costi del primo “netbook” infatti si aggirarono intorno ai 200 dollari, furono distribuiti con ritardo e non vennero realizzati nelle quantità prefissate.

I responsabili di OLPC hanno anticipato che accanto al nuovo XO-3, verrà posto in commercio – entro il prossimo mese di marzo – l’XO-1.75 – una versione “rivista e corretta” del laptop presentato qualche anno fa.

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