NextMind

NextMind è una promettente startup tecnologica attiva nel settore della neurotecnologia, nata come spin-off di un importante laboratorio di neuroscienza cognitiva con l’obiettivo di portare anni di ricerca accademica e innovazione in un prodotto semplice da usare.

Il team di NextMind, in rapida crescita, è costituito da neuroscienziati, ingegneri hardware ed esperti di machine learning, sviluppatori e designer: tutti lavorano, combinando le loro competenze, per l’affascinante obiettivo di creare un “link telepatico” tra gli esseri umani e la tecnologia.

NextMind

Sid Kouider, professore di neuroscienze, fondatore e CEO di NextMind, ha presentato alla fine di novembre, in occasione di Slush 2019, evento nato a Helsinki e divenuto negli anni una sorta di community e movimento globale focalizzato su startup e imprenditori innovativi, il frutto del lavoro della sua società.

L’azienda lo ha presentato come il primo dispositivo indossabile brain-sensing al mondo, che offre il controllo del device in tempo reale mediante il solo utilizzo dei pensieri di una persona. Una tecnologia rivoluzionaria, sottolinea NextMind, e, se il device funziona effettivamente come descritto, per una volta questa affermazione sin troppo (ab)usata negli annunci delle aziende può con ogni diritto corrispondere al vero.

NextMind

Quella che ha tutta l’aria di essere una novità assoluta sul mercato, nel suo genere, offre una interfaccia cervello-computer non invasiva, che traduce istantaneamente i segnali cerebrali dalla corteccia visiva dell’utente in comandi digitali per qualsiasi dispositivo, il tutto in tempo reale. Come si suol dire, alla velocità del pensiero. Questa svolta tecnologica, ha sottolineato ancora Sid Kouider, potrebbe rappresentare la prossima frontiera dell’interazione tra essere umano e computer.

NextMind

Dal punto di vista hardware, si tratta di un dispositivo piccolo, leggero e rotondo, che si adatta alla parte posteriore di un cappello o di una fascia e si appoggia delicatamente sulla testa dell’utente. Il device NextMind cattura i dati dai segnali elettrici creati dall’attività neuronale dell’utente nella corteccia visiva e, utilizzando algoritmi di apprendimento automatico, trasforma l’output in una comunicazione che abilita una più facile interazione (e controllo) con un computer, un headset di realtà aumentata o virtuale o qualsiasi dispositivo Internet of Things.

A novembre c’è stato il primo annuncio del prodotto, e ora il pubblico del Ces 2020 di Las Vegas avrà l’opportunità di provarlo: un dispositivo della categoria tutta nuova dei brain-sensing wearable.

NextMind

Secondo la timeline annunciata da Sid Kouider, un numero limitato di kit di sviluppo NextMind verrà spedito durante la prima metà del 2020. Gli sviluppatori interessati a ricevere un preavviso possono iscriversi già ora al programma di early access al NextMind Dev Kit, sul sito dell’azienda.

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1 COMMENTO

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