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CES 2018, un arbitrator cognitivo moltiplica l’intelligenza artificiale

All’insegna del motto “più cervelli sono meglio di uno”, Nuance Communications ha realizzato un arbitrator cognitivo, una funzionalità di intelligenza artificiale che collega gli assistenti virtuali nella smart home, in auto e in azienda e consente loro di apprendere e ricordare funzionalità e vocaboli.

L’ arbitrator cognitivo di Nuance è in grado di collegare e integrare senza interruzioni una vasta gamma di assistenti virtuali, servizi di terze parti e contenuti attraverso una singola interfaccia che include l’ecosistema automotive, smart home e Internet of Things (IoT) per completare attività complesse.

L’ arbitrator cognitivo è centrale nella visione di un sistema in cui più assistenti virtuali lavorano insieme per dare vantaggi agli utenti attraverso l’intelligenza artificiale.

L’arbitrator cognitivo è disponibile come funzionalità integrata nella piattaforma Virtual Assistant di Nuance che alimenta Dragon Drive, le soluzioni per la casa intelligente, Nina, l’assistente virtuale per il coinvolgimento dei consumatori e l’assistente virtuale Dragon Medical. Dragon Drive è oggi implementato su oltre 200 milioni di automobili e disponibile in oltre 40 lingue, offrendo interfacce conversazionali tra l’uomo e la macchina a brand quali Audi, BMW, Daimler, Fiat, Ford, GM, Hyundai, SAIC, Toyota.

L’arbitrator cognitivo crea un hub unico e intelligente in grado di ascoltare, comprendere e indirizzare le richieste dell’utente verso l’assistente specializzato o il servizio di contenuti più adatto a eseguire il compito.

Esempio: alla guida si può parlare con l’assistente in-car altamente specializzato per richiedere indicazioni stradali e musica in streaming, ma anche per effettuare richieste che verranno indirizzate ad altri assistenti di terze parti che gestiscono attività come acquisti, ordini di generi alimentari, servizi bancari personali e altro ancora.

Secondo Kenneth Harper, vice president, emerging solutions di Nuance, “Entro il 2020 i dispositivi intelligenti e connessi dotati di assistenti virtuali in grado di gestire l’esperienza del consumatore saranno circa 26 miliardi“.

L’ arbitrator cognitivo consente agli assistenti virtuali di Nuance di comunicare direttamente con gli altri assistenti virtuali. Ad esempio, Nuance sta integrando Nina, il suo assistente per il coinvolgimento dei consumatori, in Amazon Alexa e Google Home.

Banche, compagnie aeree, fornitori di servizi di telecomunicazione e rivenditori, tipicamente i clienti di Nuance, che implementano Nina con le funzionalità dell’arbitrator cognitivo possono  offrire una modalità nuova per fornire un servizio superiore nella casa intelligente, tramite appunto Amazon Alexa o Google Home, mantenendo la proprietà dell’esperienza individuale del brand, oltre al pieno controllo dei dati dei clienti in maniera efficiente.

L’arbitrator cognitivo di Nuance sarà presentato al Consumer Electronic Show (CES) 2018 a Las Vegas dal 9 al 12 gennaio.

Le caratteristiche principali dell’arbitrator cognitivo

Possibilità di collegare assistenti con tecnologia Nuance separati, nonché quelli tradizionali, come Amazon Alexa e Google Home, per indirizzare le richieste e portare a termine le attività senza interruzioni.

Gestione implicita ed esplicita delle richieste dei clienti. Ad esempio, un utente può pronunciare frasi di questo tipo: “Chiedi alla banca il mio saldo” oppure “Quanto mi resta sul conto corrente?” e ricevere lo stesso risultato, senza dover fare riferimento a un assistente o a un servizio specifico per nome-

Possibilità di apprendere automaticamente le preferenze dell’utente nel tempo, affinché l’arbitrator capisca quale assistente o servizio che offre contenuti utilizzare per attività specifiche

Comprensione contestuale di tutte le attività completate da ciascun assistente, abilitando la modifica delle attività precedenti, ad esempio pronunciando una frase come: “Annulla il mio ultimo ordine”.

Integrazione simultanea con più servizi e agenti per portare a termine una serie di attività complesse quali “Ordina il mio solito take-away cinese dopo l’ultima riunione di oggi”.

 

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