Ceo chiama Cio, «rispondi»

Per un Ceo la prima aspettativa è il Roi. Almeno, così è per Marco Casiraghi alla guida di G.D., società multinazionale che produce macchine automatiche per la lavorazione del tabacco. «Gli It manager si sottraggono al tema – dice -, mentre è necessari …

Per un Ceo la prima aspettativa è il Roi. Almeno, così è per Marco Casiraghi alla guida di G.D., società multinazionale che produce macchine automatiche per la lavorazione del tabacco. «Gli It manager si sottraggono al tema – dice -, mentre è necessario creare la cultura delle metriche di riferimento». Casiraghi porta a testimonianza il suo caso: «Alcuni anni fa, l’area Ict era formata da oltre sessanta persone e aveva costi molto elevati, circa il 3% del fatturato. Nonostante ciò, esistevano dei dubbi legati a efficacia ed efficienza. Dovevamo ripensare in modo radicale molte delle soluzioni adottate sia in termini di organizzazione/processi che di sistemi di supporto e sfatare il mito che gli investimenti in tecnologia fanno sempre bene all’azienda. Spesso, creano rigidità». Il cambiamento che Casiraghi ha richiesto al Cio, che ritiene debba risultare un catalizzatore, è andato in direzione di un rallentamento sulle applicazioni e di una maggiore concentrazione sulle infrastrutture, per poi ritornare a occuparsi di applicazioni in diverse direzioni. «In questo modo – sostiene – i costi fissi si sono ridotti, così come complessità e rischi. Abbiamo imparato a sperimentare su scala ridotta e a diffondere maggiormente modelli e sistemi».

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