L’Italia, dieci anni dopo. Il 14° censimento generale della popolazione e delle abitazioni e l’8° dell’industria e dei servizi fotograferanno, grazie a un questionario tradotto in 11 lingue, i legami che intercorrono tra la popolazione e le attività economiche rispetto al territorio in cui sono radi
A chi si domandasse se nell’era della tecnologia e dell’universo connesso i censimenti sono ancora utili, Luigi Buggeri, presidente dell’Istat, risponde che: “anche i Paesi più tecnologicamente avanzati rispetto al nostro continuano ad adottare la formula del censimento. Lo strumento in assoluto più consono se si vogliono ottenere informazioni dettagliate e precise che permettano alla Pubblica Amministrazione di prendere decisioni programmate – a livello strutturale e organizzativo – utili all’intera comunità”.
Ed è proprio questo, ciò che il 14° censimento generale della popolazione e delle abitazioni e l’8° dell’industria e dei servizi si prefiggono di fare: scattare una fotografia in grado di svelare i legami tra la popolazione e le attività economiche rispetto al territorio in cui sono radicate o che semplicemente utilizzano.
E mentre qualcuno ricorda che il termine ‘censire’ deriva dal latino e significa letteralmente ‘dichiarare solennemente’, l’Istat sottolinea come lo sviluppo delle tecnologia abbia permesso di dimezzare i tempi di restituzione dei dati necessari in occasione degli ultimi censimenti. Ma non solo. I dati prodotti saranno raccolto in un datawarehouse, una vera e propria banca dati interrogabile online da qualsiasi utente interessato a costruire in maniera semplice e diretta tabelle personalizzate.
Questo anche grazie alla nuova metodologia di lettura dei modelli adottata, ottica e non più manuale, che permetterà una maggiore privacy unitamente a una maggior qualità e tempestività nell’elaborazione dei dati. I cittadini saranno costantemente garantiti ai sensi della legge sia per quanto riguarda il segreto d’ufficio e quello statistico, ma anche sulla tutela della propria privacy.
Allo stesso tempo, però, vale la pena ricordare che partecipare al censimento è un dovere di tutti. Tutti i dati inerenti l’Italia che siamo e che saremo saranno disponibili sul sito Istat.it, ma anche all’indirizzo Internet www.censimenti.it. Entro marzo 2002 saranno resi noti i risultati preliminari dei due censimenti con un dettaglio territoriale nazionale, regionale, provinciale e comunale. Entro novembre 2002, sarà definibile la popolazione legale a livello comunale; un mese dopo saranno disponibili i dati provvisori regionali della popolazione e delle abitazioni. Entro gennaio 2003, su Internet, saranno reperibili i dati del censimento generale della popolazione e delle abitazioni, mentre entro la fine dell’anno saranno definite online anche le informazioni inerenti industria e servizi.