Censimento 2001, ovvero conoscere per programmare

Grazie a un questionario tradotto in 11 lingue, il 14° censimento generale della popolazione e delle abitazioni e l’8° dell’industria e dei servizi fotograferanno l’Italia dieci anni dopo l’ultima rilevazione

A chi si domandasse se nell’era della tecnologia e
dell’universo connesso i censimenti sono ancora utili, Luigi Biggeri, presidente
dell’Istat, risponde che: «anche i Paesi più tecnologicamente avanzati rispetto
al nostro continuano ad adottare la formula del censimento. Lo strumento in
assoluto più consono se si vogliono ottenere informazioni dettagliate e precise
che permettano alla Pubblica Amministrazione di prendere decisioni programmate –
a livello strutturale e organizzativo – utili all’intera comunità».

Ed è
proprio questo ciò che il 14° censimento generale della popolazione e delle
abitazioni e l’8° dell’industria e dei servizi si prefiggono di fare: scattare
una fotografia in grado di svelare i legami tra la popolazione e le attività
economiche rispetto al territorio in cui sono radicate o che semplicemente
utilizzano.

E mentre qualcuno ricorda che il termine ‘censire’ deriva dal
latino e significa letteralmente ‘dichiarare solennemente’, l’Istat sottolinea
come lo sviluppo delle tecnologia abbia permesso di dimezzare i tempi di
restituzione dei dati necessari in occasione degli ultimi censimenti.

Ma
non solo. I dati prodotti saranno raccolti in un datawarehouse, una vera e
propria banca dati interrogabile online da qualsiasi utente interessato a
costruire in maniera semplice e diretta tabelle personalizzate.

Questo
anche grazie alla nuova metodologia di lettura dei modelli adottata, ottica e
non più manuale, che permetterà maggior qualità e tempestività nell’elaborazione
dei dati unitamente a una maggiore tutela della privacy. I cittadini saranno
costantemente garantiti ai sensi della legge anche per quanto riguarda il
segreto d’ufficio e quello statistico. Allo stesso tempo, però, vale la pena
ricordare che partecipare al censimento è un dovere di tutti.

Non resta
che ricordare che tutti i dati inerenti l'”Italia che siamo e che saremo” – come
cita lo slogan del Censimento 2001 -, saranno disponibili sul sito Istat.it, ma
anche all’indirizzo Internet www.censimenti.it.

Entro marzo 2002
saranno resi noti i risultati preliminari dei due censimenti con un dettaglio
territoriale nazionale, regionale, provinciale e comunale. Entro novembre 2002,
sarà definibile la popolazione legale a livello comunale, mentre un mese dopo
saranno disponibili i dati provvisori regionali della popolazione e delle
abitazioni. Entro gennaio 2003, su Internet, saranno reperibili i dati del
censimento generale della popolazione e delle abitazioni, mentre entro la fine
dell’anno saranno reperibilli online anche le informazioni inerenti industria e
servizi.


 

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