Celomax si unisce a Comprel, dando vita a Esprinet

Non si può certo dire che non ci abbiano riflettuto sopra. Sono quattro anni che i manager della ex Celo, divenuta Celomax dal dicembre del ’99 grazie alla fusione con Micromax, ci stavano pensando e finalmente il momento è arrivato. Ora …

Non si può certo dire che non ci abbiano riflettuto sopra. Sono
quattro anni che i manager della ex Celo, divenuta Celomax dal
dicembre del ’99 grazie alla fusione con Micromax, ci stavano
pensando e finalmente il momento è arrivato. Ora Celomax si unisce a
Comprel dando vita a Esprinet e si completa così la fusione dei tre
distributori che fraternizzavano da sempre, ma che mantenevano
rigorosamente l’indipendenza tra di loro.
Esprinet, "lo spirito della rete", si autodefinisce il primo hub
informatico italiano, un punto di snodo tra merci e servizi e va
immediatamente a collocarsi tra i primi distributori in Italia con un
fatturato di 1.067 miliardi di lire nel ’99 (19,1 miliardi di reddito
operativo), 1.400 miliardi previsti per il 2000 e una quota di
mercato di circa l’11 per cento. In termini "tecnici" si tratta di
una fusione con concambio che avrà validità giuridica dal 1=B0
settembre di quest’anno.
"In un mercato It che vale 35.000 miliardi di lire sull’utenza
finale, di cui 9.500 miliardi tramite i distributori, per poter
presidiare tutti i canali distributivi, per garantire un completo
assortimento di prodotto e per essere efficaci nel ciclo logistico
sono richieste economie di scala, grandi volumi e masse critiche. La
nostra risposta a tutto questo – spiega Alessandro Cattani,
responsabile corporate development di Esprinet – è l’integrazione di
competenze e risorse in una sola società e non più una "federazione"
come siamo stati per molti anni"
.
Forti di questa fusione, dunque, il primo obiettivo che la nuova
Esprinet si pone riguarda l’entrata al Nuovo Mercato. Attualmente la
società ha conferito mandato per la quotazione in Borsa a Caboto Sim
del Gruppo Intesa e si prevede l’effettiva quotazione per la fine
dell’anno o i primi del 2001.
Ai 13.000 dealer a cui il distributore si rivolge in qualità di hub
di Information Technology, lasocietà si propone attraverso due
modalità di business differenti e complementari: la prima riguarda la
vendita tradizionale di prodotti di hardware e software vendor dove
le parole d’ordine sono assortimento, prezzo, facilità d’ordine,
credito, logistica. La seconda riguarda, invece, i servizi erogati
dal distributore al canale, in accordo con i cosiddetti service
vendor. In altre parole Esprinet offrirà ai dealer una serie di
supporti e attività quali servizi tecnici, formazione, lead
generation, finanza per lo sviluppo grazie a partnership con banche,
società di consulenza o di servizi per il personale e così via. A
questo si aggiungerà la creazione di un portale dedicato a dealer e
vendor. Significativi saranno gli investimenti nell’area Web. Già
oggi il 50% degli ordini è realizzato via Internet per un totale di
oltre 165.000 previsti per il 2000 contro i 153.000 realizzati
tradizionalmente.

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