Cellulari con fotocamera: futuro difficile in azienda?

Tutte le analisi di mercato prevedono crescite da record per i cameraphone, che hanno gia superato nelle vendite le macchine fotografiche digitali. Sorge però un problema: come evitare di farseli requisire prima di entrare in un locale dove non sono ammesse le fotocamere

14 novembre 2003 Un mesetto fa, in una sua
analisi Idc aveva preventivato una crescita record nelle
vendite dei cellulari dotati di fotocamera, ovvero il passaggio dai 19 milioni
di prodotti venduti nel 2002 ai 298 milioni nel 2007. A suffragare questa
ipotesi ci pensa ora la società di ricerca Strategy Analytics
di Boston che indica il raggiungimento per fine anno di 65 milioni di
cameraphone venduti, cifra che corrisponde a circa il 13% del mercato globale
della telefonia cellulare. Inoltre, la società fa notare come nella prima metà
del 2003 le vendite di telefonini dotati di fotocamera abbiano superato quelle
delle stesse macchine fotografiche digitali. Gran parte del merito di questo
risultato va attribuita al continuo e consistente calo di prezzo dei prodotti.


Nascono quindi nuove opportunità per i provider, i quali vedono aumentare i
loro introiti grazie a un maggiore impiego dei servizi di multimedia messaging.
Per contro, però, sta iniziando a sorgere un problema cui molti non avevano
pensato: la presenza di una fotocamera nel cellulare può portare a proibire
l’uso del cellulare stesso in alcuni ambienti. Questo può essere per esempio il
caso di un museo, dove spesso campeggia la scritta Non è permesso
fotografare
, ma può anche essere il caso di qualche locale aziendale,
all’interno del quale non è permesso portare macchine fotografiche. Sta perciò
nascendo una sorta di paradosso: la tecnologia è, per certi versi, vittima di se
stessa.


Presa coscienza di questo fatto, alcuni costruttori hanno immediatamente
pensato di porre rimedio alla cosa. Così, per esempio, Samsung
sta realizzando una versione del proprio i700 in cui la fotocamera viene
disabilitata. Si tratta però di un espediente che non soddisfa appieno i
responsabili della sicurezza aziendale che dicono: “Una fotocamera rimane
una fotocamera, anche se disabilitata. E quindi se un cameraphone tenta di
varcare la soglia di un locale dove le fotocamere non sono ammesse lo
requisiamo
“.


Negli Stati Uniti, Verizone Wireless ha addirittura chiesto
ai costruttori di realizzare due prodotti distinti per la fascia high-end, uno
con fotocamera e uno senza. Le aziende stanno valutando la possibilità, tuttavia
sottolineano che il progetto di un telefono cellulare costa dai 15 ai 20 milioni
di dollari e prevederne due distinti per un medesimo modello non è certo
vantaggioso. In più, Sony Ericsson fa sapere che ha realizzato
il suo P900, che è dotato di fotocamera e di video recorder, in partnership con
Ibm per soddisfare delle precise necessità aziendali e quindi si trova un po’
spiazzata dalle nuove richieste.


A fronte di questo panorama, sembra che a trarre vantaggio dalla situazione
potrebbero essere alcuni costruttori di Pda pensati proprio per l’azienda, come
Rim o Handspring, che offrono funzioni di comunicazione e solo opzionalmente di
fotocamera.

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