C’è posta per Soa

Poste Italiane costruiscono un’architettura orientata ai servizi con un progetto di Bpi.

Le Poste Italiane utilizzeranno l’extensible Enterprise Service Bus (Esb) di Iona, Artix, per mettere in pratica il progetto di Business process integration (Bpi) che ha come punto di arrivo la costruzione di un’architettura orientata ai servizi (Soa).


Il progetto, infatti, è stato avviato con l’idea di integrare ed estendere l’infrastruttura It di Poste Italiane con i sistemi di service management delle aziende partner.


Negli ultimi cinque anni le Poste hanno estero la propria rete di collaborazioni di business, per arrivare a offrire prodotti e servizi di comunicazione integrata, logistica e finanziari.


I servizi sono erogati tramite la rete nazionale di Poste Italiane, che è fatta da 14mila uffici postali, 9 uffici regionali, 140 filiali e 60mila sportelli di servizio, e impiega 154mila dipendenti.


Il progetto ha lo scopo di integrare i sistemi It delle aziende e delle realtà pubbliche che utilizzano la rete di uffici postali di Poste Italiane per commercializzare i rispettivi prodotti e servizi. Nelle idee dei progettisti c’è anche il supporto di aggiuntivi servizi di e-government, che saranno proposti nel corso del 2006 sulla rete dell’azienda.


Nel complesso del lavoro, la necessità dichiarata di Alessandro Saralli, responsabile dello sviluppo dei Sistemi Informativi, Direzione Centrale Ict di Poste Italiane è di riunire diverse tipologie di partner e di offerte con tecnologia che possa supportare in sicurezza un grande numero di ambienti It.

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