Cavalcare l’onda della mobility

Il mercato offre segnali d’effervescenza, ma chiede di avere a che fare con interlocutori in grado di compiere un adeguato salto di qualità nell’offerta dei servizi

La necessità di poter svolgere attività di business in modalità mobile sta spingendo un numero crescente di aziende sul terreno di tecnologie ritenute, fino a poco tempo fa, ancora di “frontiera”.

La sufficiente maturità dell’offerta, combinata con la pervasività in termini di ambiti applicativi supportati, i benefici riconosciuti dalle imprese e l’accettazione da parte degli utenti stanno sostenendo la crescita di un settore che, in Italia, ha già raggiunto i 2,650 miliardi di euro. Il dato, rilasciato dal recente Rapporto Mobile & Wireless 2007 pubblicato da Assinform, rappresenta poco meno del 5% dell’intero mercato Ict (quotato, per lo stesso anno preso in esame, a 63 miliardi di euro) e include componente hardware (notebook, device industriali, smartphone, Pda business, apparati per le reti wireless Lan, e altro), software, applicazioni, connettività, consulenza e servizi erogati (anche se la parte del leone è attribuita alla voce dei device, che pesa per il 73%).

La netta prevalenza della componente hardware sulla parte applicativa è indicativa di un mercato pronto a implementare nuove soluzioni di mobile business, ma ancora “immaturo” dal punto di vista delle applicazioni e dei servizi, soprattutto per la mancata revisione dei processi da parte delle imprese e un deficit da parte degli operatori che aggiungono valore all’offerta. Cercasi servizi a valore Un cambiamento importante spetta, quindi, alla filiera dell’offerta di servizi e soluzioni M&W che deve alzare lo sguardo e imparare a operare in modo più deciso come partner del cambiamento, passando da un’offerta incentrata su prodotti (hardware, software e connettività) a un’offerta focalizzata sui servizi a valore (consulenza, sviluppo di soluzioni personalizzate e integrazione).

Dei già citati 2,650 miliardi di euro che costituiscono il valore del mercato M&W business, poco più di un decimo è rappresentato da servizi a valore aggiunto. «Fino a oggi – ha commentato Monica Basso, vice president di Gartner Research – le implementazioni di soluzioni mobile hanno riguardato piccoli progetti, isolati rispetto alle infrastrutture It aziendali. Per passare da un approccio sperimentale a uno più strutturale, occorre, invece, integrare i prodotti M&W in modo più completo, allineando operation, policy e tool di gestione. Queste sono operazioni impegnative, che, tuttavia, figurano tra le priorità dei responsabili It in materia di mobilità, assieme all’estensione del numero di applicazioni mobile supportate e all’implementazione di soluzioni di sicurezza».

In particolare, per quanto riguarda la componente applicativa, Gartner preconizza un’adozione progressiva da qui al 2010 dell’accesso alla posta in modalità wireless, tanto da trasformarla in una semplice commodity. Dati alla mano, secondo l’analista, si passerà dall’attuale 2% dei dispositivi mobili abilitati al 20%, su 1,5 miliardi di device consegnati entro il 2011 (contro 200 milioni di pc complessivi). A sostenere questa diffusione saranno i server di posta in grado di supportare nativamente i servizi di wireless e-mail: Exchange in questo senso sta svolgendo il ruolo di grande abilitatore, soprattutto in considerazione di quel 70% di mercato dei mail server che gli viene attribuita.

«Un grande impulso – ha continuato Basso – verrà anche dai dispositivi mobile che nel 44% dei casi, nel 2010, avranno funzionalità di wireless e-mail integrate».

Per quanto riguarda il mobile Web browsing, i numeri, seppure in crescita, continueranno, invece, a essere più contenuti. «In linea generale – ha concluso l’analista -, le strategie di corporate mobility proseguiranno a far registrare, da qui al 2012, una crescita continua delle applicazioni dedicate a specifici processi d’industria e di quelle a supporto della collaborazione. Meno interesse rivestiranno, invece, le soluzioni in ambito Business to consumer e quelle Machine to machine, rallentate per motivi di complessità».

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