Cattani: “Il modello economico della filiera rischia di crollare”

A Ict Trade l’amministratore delegato di Esprinet invoca un radicale cambiamento dei modelli operativi

“Ci sono due nuovi ospiti nello scenario economico mondiale. Due ospiti che hanno una importanza fondamentale per il nostro settore: si chiamano rischio finanziario e inflazione”.


Con queste parole, Alessandro Cattani, amministratore delegato di Esprinet, sposta l’attenzione della platea di Ict Trade dalle debolezze del sistema Paese verso una visione più globale.


“Per qualche anno – prosegue il manager – sembrava che il rischio finanziario fosse un termine sparito dal vocabolario dei grandi player della finanza. È come se avessimo vissuto in un’epoca felice e non ce ne fossimo accorti”.


In altre parole, secondo Cattani, se per alcuni anni il rischio di prestare soldi è stato percepito come quasi nullo, ora la situazione è completamente diversa. “Il credito nei prossimi anni sarà molto più costoso e si va verso un sostanziale repricing del rischio”.


In questa situazione, diventa fondamentale che le aziende lavorino sulla qualità, anche della comunicazione finanziaria. “Sui 20 miliardi di euro del mercato Ict italiano, 3 miliardi sono attribuiti allo Stato. Con la Pubblica amministrazione si lavora con 120 giorni di incasso medio, perché la Pa ha merito di credito. Dobbiamo ottenere la cessione del credito verso la Pa da parte del canale a realtà di factoring: questo significherebbe avere 1,2 miliardi di euro da utilizzare per fare cassa”.


Quanto all’inflazione, secondo Cattani “è una malattia che pensavamo di aver dimenticato. Il punto è che oggi rischio finanziario e inflazione ci sono e condizionano pesantemente anche il nostro settore”.


Il modello di business nel mercato Ict, è sempre la visione del manager, per anni si è giocato su tre regole: i prezzi scendono, le quantità salgono, i costi restano uguali.


”Il problema è che questo schema non è più valido: i prezzi continuano a scendere, le quantità salgono meno e comunque stiamo entrando in un’epoca di consolidation, i costi salgono e saliranno. Il modello economico dell’intera filiera rischia di crollare”.


Secondo Cattani la soluzione del problema risiede in un radicale cambiamento dei modelli operativi.


”Direi che in primo luogo i prezzi dovranno scendere meno o non scendere del tutto. Il prezzo è il primo indicatore della qualità di una offerta: va difeso. In secondo luogo, anche il sistema dei margini dovrà modificarsi, se non nei valori quantomeno nella tipologia, passando da percentuali a valori assoluti o addirittura a transazioni. L’alternativa è quella di fronteggiare un periodo di brutale consolidamento all’interno del mercato: in questo scenario, se non si riesce a modificare le dinamiche dei singoli conti economici, probabilmente ci sarà spazio per meno conti economici”.

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