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Una catena del freddo smart può aiutare il clima

Rendere smart la catena del freddo può contribuire a combattere il surriscaldamento del clima. Ce lo ha spiegato Dermot O’Connell, Vice President, Oem and IOT Solutions, di Dell EMC Emea.

L’accumulo di gas a effetto serra nella nostra atmosfera, il conseguente surriscaldamento del clima e l’aumento della temperatura degli oceani sta provocando danni enormi al nostro pianeta. Ogni anno, sottolinea O’Connell, almeno otto milioni di tonnellate di materie plastiche vengono scaricate nell’oceano, mettendo a rischio la sopravvivenza dell’ecosistema marino.

È indubbio che per affrontare questo tema si debbano mettere in atto serie politiche sul clima da parte di Governi, oltre che enti pubblici e privati, e definire strategie globali; tuttavia, la situazione è tale che tutti, compreso il mondo delle imprese, devono sentirsi chiamati a dare il proprio contributo.

Ma da dove cominciare?

Si comincia dal retail

O’Connel prende ad esempio il settore retail: si tratta, insieme a quello della grande distribuzione, del settore che utilizza il maggior numero di refrigeratori con Gas fluorurati (F-gas) a effetto serra. La domanda che ci si deve porre è se è possibile intervenire in qualche modo per cambiare questa situazione. Per O’Connell la risposta è affermativa: otilizzando la tecnologia messa a disposizione dall’Internet of Things.

Dermot O’Connell, Vice President, Oem and IOT Solutions, di Dell EMC Emea

Tutti sanno che i frigoriferi possono comunicare attraverso sensori per avvisarci che i cibi conservati stanno per scadere; immaginiamo di applicare questa tecnologia a milioni di frigoriferi, camion e centri di stoccaggio utilizzati dai supermercati nella catena del freddo per trasportare e conservare gli alimenti.

I sensori IoT potrebbero monitorare e di conseguenza regolare la temperatura dei singoli refrigeratori sulla base del tipo di cibo da conservare, così come indicare il numero di unità effettivamente necessarie rispetto alla quantità di alimenti in quel momento presenti. E molto altro.

Catena del freddo complessa

La complessità legata alla catena del freddo nell’industria alimentare dipende dal fatto che si ritiene più rapido e sicuro mantenere tutti gli alimenti alla temperatura minima richiesta (dalla carne), indipendentemente dal tipo di cibo. T

uttavia, integrando i dati dei sensori delle varie unità di congelamento con i sistemi di supply chain e di fornitura delle merci, nonché i sistemi di controllo delle singole macchine, ogni unità può essere impostata automaticamente alla temperatura necessaria a conservare in modo corretto il suo contenuto, riducendo in modo significativo il consumo di energia e, di conseguenza, l’emissione di gas serra.

Senza dimenticare poi che una gestione smart della catena del freddo garantisce una qualità più elevata del prodotto, per una migliore customer experience.

IoT senza limiti finiti

Per O’Connel e possibilità offerte dall’IoT sono infinite: l’importante è pensare oltre, cercando di andare al di là delle più evidenti applicazioni e provando a pensare a come è possibile cambiare il business della propria azienda o dei propri prodotti in meglio. Ciò non solo per sé, ma anche per i clienti e per il pianeta. Rendere smart il processo di una catena del freddo è solamente  uno dei tanti esempi su come le imprese del mondo della grande distribuzione possano impattare positivamente sull’esperienza dei clienti e sull’ambiente.

Fondamentale diventa saper esaminare tutte le opzioni possibili: metodi alternativi di spedizione, imballaggi sostenibili, componenti riciclabili ecc.

Programmi di sostenibilità

Allo scopo O’Connell ricorda che Dell EMC è particolarmente sensibile a questi temi e in prima persona è impegnata, ad esempio, nella creazione di una Legacy of Good con una suite completa di programmi di sostenibilità. Tra le iniziative più recenti, un innovativo progetto pilota che consiste nella realizzazione del primo materiale da imballaggio per il settore tecnologico ricavato dalla plastica in procinto di finire direttamente nel mare.

«Ci piacerebbe essere di esempio per altre imprese – ci ha detto O’Connell – . Se certamente non possiamo risolvere il problema del riscaldamento globale con qualche sensore, possiamo fare la nostra parte nel mettere a disposizione le nostre competenze tecnologiche e la nostra passione per fare in modo che qualcosa cambi».

1 COMMENTO

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    Gradirei un contatto per stcccare merci per c/to terzi con frigoriferi IOT
    Carlo Enoch335 5745336

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