Catalano: “Tre livelli per i partner di Lenovo”

Spinge l’acceleratore sul canale il neo country manager dell’azienda. Intanto l’italia aspetta il consumer

Con grande entusiasmo Mauro Catalano passa alla guida della filiale italiana di Lenovo in qualità di country manager e amministratore delegato, raccogliendo l’eredità di Giuseppe Giuliani, già presidente e amministratore delegato dell’azienda, ora felicemente in pensione.

Lenovo – afferma Catalano – è un’azienda dal grande potenziale in tutte le country, Italia compresa, e i nostri prodotti sono riconosciuti nel mondo a cominciare dall’ultimo presentato nel mercato statunitense, il nuovo notebook IdeaPad U110, che ha ottenuto recensioni altamente positive (definito il più “sexy” mai presentato) e dall’annuncio della nuova gamma di workstation grafiche ThinkStation“. Indirizzato al mercato consumer, IdeaPad ha debuttato in Francia ma non è ancora disponibile in Italia dove comunque è previsto il suo arrivo anche se non si sa ancora quando.

Consumer a parte, la Lenovo di Catalano si impegnerà a rafforzare risorse interne dedicate alla gestione, sviluppo e coordinamento del canale indiretto a cominciare dalla nomina di un nuovo direttore vendite di canale, Claudio Casini.
Prevediamo anche di qualificare i partner dedicati alle Pmi sulla base di tre livelli,  – continua Catalano – Business, Qualified e Privileged, mantenendo fede a un impegno sempre più serio sull’indiretta“.

Conferma, poi, la volontà di crescita per il 2008 Flavio Pozzi, volume brand manager che lavora all’interno di una struttura denominata Center of excellence (Coe) che ha lo scopo di fornire alla forza commerciale interna e ai partner di canale strumenti di marketing, analisi di prodotto, servizi. “Lavoreremo sull’ottimizzazione dei processi e della parte progettuale dei prodotti, in modo da poter competere in maniera efficace, guadagnare market share, ma anche profitto. Uno dei nostri punti di forza – spiega Pozzi – è che la produzione viene fatta nei nostri stabilimenti, ottimizzando quindi i centri di fabbricazione con un’altissima attenzione al “green”, l’impatto ambientale, attraverso l’utilizzo di materiali eco compatibili, al consumo energetico, al fine vita per il riciclaggio dei prodotti“.


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