Caso Windows: tocca ancora all’Ue

Archiviato in qualche modo il caso in America, la battaglia riprende in Europa, con un esposto di 260 pagine

11 febbraio 2003 Dopo gli Stati Uniti è di nuovo
il turno dell’Unione Europea. Ed è al Commissario Mario Monti che i membri della
Ccia (Computer and Communications Industry Association) hanno
presentato un ricorso di 260 pagine nel quale ancora una volta puntano il dito
contro Microsoft e contro Windows Xp, sottolineandone le pratiche abusive e
lesive del regime di concorrenza.
Ancora una volta le accuse riguardano i
diversi programmi inclusi in Windows Xp, a partire da Internet Explorer,
passando per Msn Explorer, Windows Media Player, Windows Messenger, Outlook
Express, Windows Movie Maker.
La richiesta della Ccia, ora avanzata
all’Unione Europea, parte da una presupposta  violazione della  la
normativa europea in materia di concorrenza, e in particolare dell’Articolo 82
dei Trattati. La richiesta, perchè Microsoft perda la posizione dominante, è
quella di slegare i suddetti prodotti da sistema operativo, richiesta per altro
ampiamente rigettata dallo stesso Bill Gates, il quale sostiene che definire
Windows un sistema operativo “core” è limitativo e significherebbe riportare lo
sviluppo ai livelli di 10 anni fa.

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