Cantine “restie” ma con esigenze di base

L’esperienza di Replica Sistemi tra iSeries ed Nt

Quello del beverage è un mercato estremamente importante per Replica
Sistemi, azienda di 90 persone con sede a Mantova e uffici a Milano, e
su cui la software house punta in maniera particolare, essendo uno dei
tre ambiti su cui si svolge la propria attività di sviluppo software.
Oltre al beverage, che pesa per il 25% sul business complessivo della
società (10 milioni di euro annui), Replica Sistemi si focalizza
anche su altri settori, quali trasporti e logistica di magazzino.

«È un settore che conosciamo bene e su cui lavoriamo
da 13 anni circa
– spiega Ferruccio Montresor, direttore
generale di Replica Sistemi – ed è caratterizzato da pochi
grandi operatori, con una prevalenza, invece, di piccole e medie aziende,
costituite per lo più da un gran numero di cantine sociali. Noi
ci siamo specializzati in prodotti per aziende di vini e liquori, inizialmente,
quando ancora lavoravamo su As/400, su grandi nomi, oggi, che siamo anche
su piattaforma Nt, ci siamo abbassati anche su una fascia di utenza di
minori dimensioni, un potenziale molto alto per il nostro business. Si
calcola, infatti, che nel nostro Paese ci siano circa 2.500 piccole cantine,
con 2 o 3 postazioni informatiche al massimo, ma anch’esse con le esigenze
di gestione simili alle grandi realtà. Indipendentemente dalla
dimensione delle aziende, la lavorazione delle uve e la trasformazione
dei liquori è costretta a seguire una legislazione estremamente
rigida e soggetta a frequenti cambiamenti, e che richiede una reportistica
molto precisa. Le nostre soluzioni producono tali documentazioni in maniera
automatica, sollevando i nostri clienti da una compilazione attenta che
comporterebbe gran perdita di tempo e frequenti rischi di errore»
.

Sono due i gestionali realizzati da Replica Sistemi per le cantine, Sg400
cantine, su As/400 ed Ergo Cantine, sviluppato su piattaforma Windows
Nt, che la società indirizza alle aziende di piccole dimensioni,
restie all’investimento informatico, ma che Replica riesce, comunque,
a “prendere per la gola”. «Le piccole imprese vitivinicole
sono quasi tutte a gestione familiare
– riprende Montresor -, e
la propensione all’acquisto tecnologico è bassissima. Dipende,
ovviamente, dalla cultura informatica del proprietario, unico interlocutore
in queste realtà, o dal suo spirito d’intraprendenza e di innovazione.
Certo, molto cambia con le nuove generazioni, più orientate verso
l’informatica e con un approccio più innovativo al proprio business.
Ma, riluttanti o meno, molti di loro sono obbligati ad appoggiarsi a un
software, soprattutto per la gestione corretta delle problematiche fiscali,
in continua evoluzione. In questo ambito, molta valenza ha il passaparola,
sia tra i clienti stessi, sia tra altre software house, le quali ci contattano
per integrare il nostro prodotto, verticale e specializzato, all’interno
della loro fornitura all’azienda cliente. È quindi frequente che
diventiamo partner di altre software house per portare a termine la trattativa.
A nostra volta, poi, ci appoggiamo a dealer locali, che costituiscono
una sorta di rete virtuale di partner sul nostro prodotto, senza alcun
obbligo di contratto. Questi dealer, infatti, subentrano per la fornitura
di tutta l’infrastruttura hardware che serve a corredo delle nostre applicazioni»
.

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