Candle rinnova gli Omegamon

I nuovi moduli di controllo colmano il divario fra indici a contenuto tecnologico e viste di business sull’attività dei sistemi

In occasione del 25esimo anniversario della società, che rimane, assieme a Sas, una delle poche grandi software house americane ancora non quotate in Borsa, Candle ha illustrato il programma di lavoro dei nuovi Omegamon Xe e De, una ventina di moduli di system management che portano a un centinaio le soluzioni tecnologiche che casa statunitense dedica a questo segmento.


I nuovi moduli fanno riferimento al mercato storico della società, quello del controllo dei sistemi Ibm, tanto che ne esiste una versione apposita per controllare il funzionamento di WebSphere Application Server, aprendone il modo di funzionare alle esigenze dell’e-business.


Con gli Omegamon, quindi, dovrebbero entrare nel lessico comune delle società utenti di mainframe argomenti come il monitoraggio delle applicazioni Web, l’analisi dei tempi di risposta delle servlet, la disponibilità delle applicazioni tanto sui mainframe, quanto sui server distribuiti. I moduli operativi sono contraddistinti dalla sigla Xe (extended) e fattivamente si occupano dello scandagliamento di applicazioni e sistemi facendo leva sulla granularità delle operazioni. Creano, anche, uno storico dei report che può essere utilizzato per analisi statistiche. Quelli di analisi sono contrassegnati dall’estensione De (dashboard) e racchiudono in una shell unica tutti gli indicatori di funzionamento una volta effettuato il rilevamento sul campo. In pratica, questi ultimi sono dei monitor di analisi buoni per il management tecnico che ha anche compiti strategici (come valutare la rispondenza prestazionale di un’applicazione di e-commerce alle promesse fatte all’utenza).


Molte delle funzioni racchiuse negli Omegamon sono automatizzate, tanto da renderli operativi alla prima installazione, ma un’attività di personalizzazione, per orientare al meglio le analisi ed esaltare il controllo del Tco, si impone.

La società ha fissato un pricing tradizionale per i nuovi moduli, che può essere parametrato ai Mips effettivi della società utente, nel caso faccia uso di mainframe, o al numero di Cpu installate sui server, nel caso si controlli un’architettura distribuita.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome