Canale in espansione anche per i videogiochi

I distributori “multimedia” confermano che i fatturati con la Gdo aumentano, come lo spazio riservato a questo tipo di prodotti

Quello fra Gdo e videogiochi è ormai un rapporto consolidato, stabile,
favorito anche dal fatto che spesso l’acquisto di un videogame non si porta
dietro anche la richiesta di una consulenza. I ragazzini sanno tutto e i genitori
si muovono spesso dietro precise richieste. Difficile sbagliarsi. Anche per
questo i tre distributori che "fanno" il mercato dei videogame riservano
un’attenzione crescente alla Grande distribuzione. Per Roberto Perla, direttore
commerciale di Halifax, divisione di Digital Bros che si occupa di distribuzione,
la Gdo vale il 30-35% dei ricavi, mentre Leader e Cto dichiarano una quota del
25%. «Coop, Auchan, Carrefour, Conad, Esselunga, Metro, Villa»
sono i principali clienti di Halifax che non si limitano a vendere durante il
periodo natalizio, ma sono attenti al prodotto anche nel resto dell’anno.
Secondo James Segre, direttore commerciale di Leader, la Gdo offre picchi interessanti
di vendita «anche durante le vacanze o nel back to school. Soprattutto
per quanto riguarda il periodo estivo, le vendite nella Gdo hanno inevitabilmente
dei picchi, approfittando della chiusura per ferie dei singoli punti vendita
tradizionali e specializzati»
.

Videogioco prodotto di massa
Da un paio d’anni, osserva Gianpaolo Chisari, direttore vendite di Cto, «la
Grande distribuzione ha capito che il videogioco è un prodotto di massa
e ha aumentato lo spazio a disposizione dei titoli»
. Coop in testa,
seguita da Carrefour, Finiper, Auchan, sono le principali catene per il distributore
bolognese, mentre Leader si limita a dichiarare che i suoi prodotti «sono
presenti in tutta la distribuzione classica. A oggi il prodotto videogame è
venduto nella Gdo nelle strutture a grande superficie, quali iper e superstore.
Per quanto riguarda le superfici minori della Grande distribuzione ci stiamo
servendo di canali innovativi, che veicolano loro stessi i prodotti all’interno
dei punti vendita e provvedono a rifornirli periodicamente»
.
Tutti i distributori sono concordi nel ritenere quello con la Gdo un rapporto
consolidato. «È già qualche anno che lavoriamo con questo
canale cercando di andare incontro alle loro esigenze»
sottolinea
Perla. «Per noi non si tratta di un nuovo canale, ma sicuramente di un
segmento in espansione» è l’opinione di Leader che considera i
punti vendita della Grande distribuzione ottimi anche per la vendita di accessori.
Fatturati in aumento, vendite in crescita (dalla Gdo arrivano gli incrementi
più rilevanti). Tutto bene, dunque? Ovviamente qualche problema esiste
e riguarda come al solito la compressione dei margini.
«È senz’altro vero che i margini si restringono, ma l’approccio
è diverso rispetto ad altri settori merceologici. Oltre tutto cerchiamo
sempre di bilanciare le esigenze del mercato con quelle specifiche della Gdo»
,
spiegano da Halifax, mentre Segre di Leader fa notare come «per quanto
riguarda la compressione dei margini da parte della Gdo, il problema nel mondo
dei videogame è equivalente a quello che si riscontra per tutti gli altri
prodotti trattati dalla Grande distribuzione che non sono parte del loro core
business. Più le quote di mercato vendute dalla Gdo per un prodotto sono
basse rispetto alle quote vendute negli altri settori, più si presenta
il problema della compressione dei margini»
.
«La compressione – è l’opinione di Chisari – va di
pari passo con l’aumento dei volumi»
. Al di là dei margini
esiste però un altro problema, quello delle vendite sottocosto o delle
iniziative promozionali un po’ spinte, che è stato solo in parte risolto
dalla normativa che vieta questa iniziative. «Da questo punto di vista
– spiega Chisari di Cto – ogni tanto ci sono delle sorprese con il lancio
di alcune iniziative senza che nessuno ci abbia avvertito in precedenza»
.
Ma si tratta di un fenomeno limitato anche perché «più
il fornitore è importante
– aggiunge il direttore vendite della
società bolognese – più le iniziative promozionali sono concordate».
E il videogioco sta diventando importante.

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