Cambio di memoria all’interno dei PC

Comincia la commercializzazione dei moduli DDR2, ma per passare a questa tecnologia occorre cambiare quasi tutto il PC. Il test di tre coppie di memoria

ottobre 2004 Dopo quasi quattro anni di servizio è forse arrivato
per la memoria DDR il momento di passare la mano. La fine del 2004 ci porterà
tecnologie che prenderanno il posto di quelle attuali, soprattutto in casa Intel:
nuovi alloggiamenti per i processori, un nuovo sistema di collegamento tra i
componenti denominato PCI Express e anche le nuove memorie
RAM DDR2.

In questo articolo metteremo in luce le loro caratteristiche, confrontandole
con le DDR e analizzeremo quanto valga la pena passare subito a questa nuova
tecnologia, che comporta inoltre un cambio di piattaforma, scheda video, processore
ed eventualmente dischi fissi.

Una memoria non del tutto nuova
Le DDR2 hanno fatto la prima apparizione da tempo nelle schede grafiche e ora,
con la disponibilità di chipset che le supportano, sono pronte a prendere
il posto della DDR nei desktop.

Nella tabella in basso trovate una lista di chipset, disponibili e annunciati,
per DDR2.

Produttore/modello DDR2 400 DDR2 533 DDR2 667
ATI RS400 X X X
ATI RC400 X X X
ATI RU400 X X X
Intel 925X X X  
Intel 915P X X  
Intel 915G X X  
Intel 915GV X X  
SiS 656 X X X
VIA PT890 X X X
VIA PM890 X X X
VIA PN890 X X X

Le due tecnologie hanno molti punti in comune, specie nell’interfaccia
esterna, una scelta per evitare stravolgimenti nella progettazione della scheda
madre. Modifiche troppo estese avrebbero significato un aumento dei costi di
produzione e di conseguenza una minore disponibilità da parte dei produttori
di schede madri nel supportare il nuovo standard. Lo stesso discorso vale per
i produttori dei chip e dei moduli di memoria.

Ecco perché le DDR2 mantengono ancora il percorso dei dati a 64 bit
con il chipset e il sistema di trasmissione sui fronti di salita e discesa
del segnale di clock del sistema, da cui deriva il nome DDR (Double Data Rate)
che identifica la tecnologia. Le DDR 400 funzionano a una frequenza
di 200 MHz
ma grazie al sistema DDR raddoppiano la quantità
dei dati trasmessi raggiungendo l’equivalente di una velocità di
trasmissione di 400 MHz.

Le differenze
Questa velocità costituisce il limite fisico della DDR, superandola si
va incontro a problemi di surriscaldamento e stabilità.

I 400 MHz sono invece il punto di partenza delle DDR2, per la quale sono previste
versioni a 533 e 667 MHz e anche 800 MHz per applicazioni speciali.

Inizialmente sono disponibili moduli da 256, 512 e 1.024 MB ma non ci sono
limiti costruttivi che impediscono la realizzazione di moduli con capacità
superiore da 2 e 4 GB salvo il supporto della scheda madre, l’incognita
è nella disponibilità di schede madri a chipset che supportino
capacità così elevate.

Fisicamente DDR e DDR2 sono identiche nelle dimensioni ma incompatibili
nel resto
. Le DDR2 hanno 184 pin e funzionano con una tensione di 1,8
volt mentre le DDR hanno 168 pin e funzionano a 2,5 volt.

Il package, l’involucro di plastica che racchiude il circuito di silicio,
delle memorie DDR è di tipo TSOP (Thin Small Outline Package),
di forma rettangolare con i contatti per la saldatura alle piste del circuito
che fuoriescono da due lati.

Il package delle DDR2 è FBGA (Fine Ball Grid Array),
stessa forma ma con i contatti posizionati sulla faccia inferiore del chip.
I chip FBGA occupano meno spazio, offrono migliori caratteristiche termiche
ed elettriche e sono più efficienti nella dispersione del calore.

continua…

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