Caldera, sempre peggio

La software house presenta i risultati relativi al terzo trimestre fiscale. Pesanti le perdite, e i suoi vertici si vedono costretti ad annunciare nuovi licenziamenti.

Caldera International ha reso nota l’intenzione di tagliare altri posti di lavoro e di portare a termine un’operazione di “reverse split” azionario con l’obiettivo di ridurre la pressione sull’attività che nel terzo trimestre fiscale ha registrato perdite sempre più consistenti. La piccola softwarehouse, nota anche per i suoi scontri in tribunale con Microsoft, non ha ancora quantificato il numero di dismissioni che andranno a colpire una forza lavoro di poco superiore alle seicento persone. La ristrutturazione avverrà nel corso del quarto trimestre, periodo durante il quale verrà messo a bilancio un onere imprecisato di ristrutturazione. In precedenza, Caldera aveva consolidato il proprio modello di business passando da tre a due divisioni e licenziando otto dei suoi dirigenti (tra cui presidente e amministratore delegato). L’attuale Ceo Ransom Love ha detto che assumerà i ruoli di presidente e chief operating officer (Coo) prima ricoperti da David McCrabb, che continuerà a lavorare per Caldera per i prossimi sei mesi in qualità di consulente. Nel 1996, Caldera aveva denunciato Microsoft per violazione delle regole antitrust. La vicenda si è conclusa con una trattativa extragiudiziale i cui dettagli non sono mai stati resi pubblici. Nel periodo chiuso il 31 luglio scorso, l’azienda ha riportato una perdita di 18,8 milioni di dollari, contro i 7,5 milioni persi nello stesso trimestre di un anno fa.

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