Cala la mobilità delle figure professionali

Anzianità di ruolo e aziendale, livello di istruzione, coesistenza di tecnologia e business nelle diverse aree di attività

Analizzando più in dettaglio le figure professionali ricoperte dal panel dell’indagine, sebbene non si possano individuare polarizzazioni significative, le aree aziendali maggiormente rappresentate sono direzione e gestione (33,9% del campione) e commerciale, marketing e comunicazione (17,3%).


Le restanti aree, maggiormente tecniche, hanno un peso sostanzialmente equivalente, a eccezione della manutenzione e assistenza, nella quale ricade poco meno dell’8% dei rispondenti.


A livello dei singoli ruoli professionali, le categorie più rappresentate sono le figure di direzione e gestione a livello sia dell’azienda nel suo complesso (amministratore delegato/direttore generale/titolare d’azienda) sia dei sistemi informativi (responsabile ed Edp manager), che hanno totalizzato insieme quasi il 20% delle citazioni.


Scendendo a un livello di dettaglio superiore, il campione appare “frammentato” su un numero significativo di diverse figure professionali, soprattutto in ambito tecnico, caratterizzate comunque da frequenze di citazione senza dubbio più limitate.


A questo proposito, la figura di Cio, abitualmente caratterizzato da funzioni strategiche oltre che tecniche, si colloca solamente al 19° posto in graduatoria. Le figure più operative, tra cui il generico staff, occupano posizioni più alte.


Ciò suggerisce che, nonostante Ict e business siano sempre più allineati, le figure aziendali in ambito Ict continuano a mantenere caratteristiche prevalentemente tecniche/operative. Il responsabile dei sistemi informativi/Edp manager, infatti, si colloca al secondo posto. L’importanza del Cio/It manager è, comunque, testimoniata dal fatto che per il 40,9% del campione, tale figura decide quali acquisti effettuare in ambito Ict. Nel 43% dei casi, però, la decisione è ancora di competenza del generico top management, ovvero Ceo, Cfo e così via.


I partecipanti all’indagine sono caratterizzati da un’anzianità molto significativa relativamente sia al ruolo professionale sia all’attuale posto di lavoro. Infatti, poco meno del 76% dei rispondenti svolge la propria attività professionale nel medesimo ruolo da oltre 3 anni; di questi il 61% circa svolge lo stesso ruolo da oltre 6 anni. Le risorse che coprono lo stesso ruolo da oltre 10 anni costituiscono il 21,1%, in ulteriore crescita rispetto ai risultati delle scorse edizioni. L’aumento della permanenza media degli addetti nel proprio ruolo, quindi, contribuisce alla crescita e al consolidamento delle competenze professionali.


Analogamente, le risposte fornite dal panel mostrano una permanenza media nell’attuale azienda pari a 7 anni: quasi il 51% del campione si trova nell’attuale posto di lavoro da oltre 6 anni.


Le risposte fornite confermano, quindi, come il settore Ict stia raggiungendo una maggiore maturità caratterizzata da una progressiva crescita e consolidamento delle competenze professionali nonché da una riduzione significativa della mobilità delle risorse tra un’azienda e un’altra.


Il titolo di studio


Per quanto riguarda il livello di istruzione delle risorse, la maggioranza del campione è diplomata (59,4%), a conferma, di fatto, dei risultati delle scorse edizioni, che vedevano, infatti, un peso crescente dei diplomi su altre forme di scolarizzazione di più alto livello. La restante parte del panel è laureata.


Il risultato non sorprende in quanto è coerente con la prevalenza, appena descritta, di figure tecnico operative. Infatti, questa tipologia di figure, di solito, non richiede come requisito necessario per l’assunzione la laurea o altri diplomi di livello superiore. L’area manutenzione e assistenza è caratterizzata dalla frequenza maggiore di risorse diplomate (89,9% contro il 53,9% rilevato in corrispondenza del totale complessivo), mentre è la consulenza ad avere il maggior numero di laureati. Tale area è anche caratterizzata dalla maggiore percentuale di risorse che detengono un master post universitario (8,1% contro la media del 5,1%).


Coerentemente con questi risultati, l’analisi specifica del livello di scolarizzazione di Cio e responsabili dei sistemi informativi mostra come i primi siano, nella maggioranza dei casi (57,1%), laureati mentre i secondi sono, in assoluta prevalenza (68,8%), diplomati. La laurea rappresenta, infatti, un elemento fondamentale per coprire ruoli in cui oltre alle competenze tecniche è necessario poter vantare competenze più di stampo manageriale.


L’analisi del livello di scolarizzazione consente di rilevare una diretta corrispon-
denza tra grado di istruzione e fascia d’età delle risorse. Al progredire di quest’ultima, infatti, aumenta l’incidenza di forme d’istruzione di livello superiore rispetto al diploma, anche perché i ruoli maggiormente orientati alle strategie aziendali sono, spesso, affidati a persone con una seniority più elevata.

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