Ca – Da Cio a Cio: competenze e metriche

Fabrizio Tirrarelli, Sales director di Ca

Da tempo si parla del Chief innovation officer (Cio), una figura che si sta creando uno spazio tra i nuovi ruoli manageriali, specialmente nelle aziende americane nonostante la difficoltà a parcellizzarne le responsabilità, come accade con altre figure (Cfo, Pm, vice president). Concretamente, uno dei candidati migliori al ruolo di Chief innovation officer è probabilmente il meglio noto Cio (Chief information officer). Infatti in tale ruolo ritroviamo la capacità di parlare il linguaggio della tecnologia nel contesto delle strategie di business. Quindi non più un responsabile dell’It semplicemente reattivo alle esigenze del business, ma figura in grado di interpretare, vagliare e realizzare le richieste e le idee provenienti da vari ambiti, mediando con la missione aziendale.

Diventando Chief innovation officer, il classico Cio è in grado di rompere quegli schemi dove il business chiedeva e l’It eseguiva. La responsabilità del Cio dovrebbe includere la raccolta e valutazione di tutte le nuove idee utili al perseguimento degli obiettivi aziendali, l’implementazione degli strumenti e dei processi per aiutare ogni funzione a valutare le proprie idee e promuovere quelle migliori e la gestione dei fondi e delle risorse necessarie per consolidare le migliori idee. Pertanto alcune metriche con cui misurare il lavoro di un Cio potrebbero essere la percentuale del fatturato e dei profitti generati dalle nuove sorgenti di business risultate dai processi di innovazione; il rapporto tra innovazioni di successo e fallimenti; l’ammontare degli investimenti distolti da prodotti, servizi e business practice esistenti; l’incremento di motivazione, responsabilizzazione e skill professionali degli impiegati. Per sovvenzionare un tale ruolo si può ipotizzare di attingere fondi dai bud_get di spesa dei dipartimenti marketing e vendita.