Byte è l’ufficio personale di Cai

Per i prossimi cinque anni i rami d’azienda paghe e contributi di Alitalia e Airone sono della software house specializzata in amministrazione e gestione del personale.

Di questi tempi, dove termini come “licenziamento”, “cassa integrazione” o “cessione di attività” fanno dormire sonni poco tranquilli (non solo) agli italiani, leggere dell’acquisizione da parte di Byte dei due rami d’azienda “payroll” (si legga paghe e contributi – ndr) di Alitalia e Airone, dà tutto un altro senso all’esternalizzazione dell’amministrazione del personale. Che non si traduce solo in vantaggi economici e organizzativi per le aziende che si affidano all’outsourcing ma, a volte, salva anche posti di lavoro.
Nel caso di quello che oggi si chiama Gruppo Cai-Alitalia sono, infatti, 52 i dipendenti che si occupavano dei servizi di elaborazione buste paghe e contributi nella compagnia aerea di bandiera e che, per i prossimi 5 anni, saranno parte integrante di Byte. La stessa che, come ha sottolineato Armando Mantovani, direttore commerciale e marketing della software house specializzata in amministrazione e gestione del personale, «ha anche rafforzato la partnership che, da oltre dieci anni, ci lega ad Alitalia per l’elaborazione delle buste paga e dei contributi dei 14.000 dipendenti del Gruppo».

E a ben vedere, la strategicità dell’accordo è tutta qui. Al momento della cosiddetta crisi-Alitalia, Byte è stato, per bocca dello stesso Mantovani, percepito dal nuovo management della società come il “vecchio” fornitore.
«La vera innovazione – spiega il manager – è stata proporsi non più lavorando in Application facility management su loro licenza, ma svolgendo a tutti gli effetti un’attività di Business process outsourcing. L’asset vincente, infine, è stato quello di riuscire a garantire a dispetto dei concorrenti sulla scena quella continuità senza interruzioni di servizio puntando a una giusta performance in termini di costo-opportunità, piuttosto che di solo prezzo».
Ora, al lato pratico, mentre la divisione Hr di Alitalia basata su mainframe, grazie a Byte si sta aprendo al Web, Airone verrà fatta migrare nel medesimo sistema per uniformare il tutto e ovviare eventuali problemi tecnologici.

A occuparsi di motivare la “nuova” squadra per garantire la qualità e la continuità del servizio è stato Alex Sala che, in qualità di direttore del personale e organizzazione di Byte, ha lavorato su aspetti ritenuti fondamentali come: “ascolto”, “comunicazione”, “motivazione” e “integrazione”.

«In un incontro organizzato con i 52 dipendenti e il nostro amministratore delegato, Roberto Gamerro – spiega -, abbiamo affrontato il primo ostacolo oggettivo, ossia il passaggio da un brand molto forte a un’altra realtà raccontando chi è Byte e quali opportunità professionali è in grado di offrire. In seguito, abbiamo provveduto a incontri one to one per cogliere meglio dubbi e speranze di ognuno e nominando, per dare un primo segnale forte, una responsabile del team neo costituito (donna, 35enne, laureata, da dieci anni in azienda – ndr) proveniente direttamente da Alitalia».

Il tutto in un’ottica di integrazione graduale che, per i prossimi 3 anni vedrà garantiti e mantenuti i benefit in vigore prima dell’acquisizione del ramo d’azienda per poi venire inquadrati in quelli Byte, «che non sono maggiori, ma legati in maniera diversa rispetto alle performance della società e ai risultati ottenuti dalle singole divisioni».

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