Business e It in Italia: quattro mesi fra il dire e il fare

Da una ricerca di Vmware emerge ancora il disallineamento fra richieste e risposta. Dato più alto in Emea. Avere un digital officer aiuterebbe. Le soluzioni di Alberto Bullani.

Vmware ha presentato i risultati di una ricerca commissionata a Vanson Bourne secondo la quale il 62% dei decisori It in Italia ritiene che esista un divario tra le aspettative del business e ciò che l’It può effettivamente fornire.

Nell’area Emea il dato è del 65% e in Gran Bretagna raggiunge addirittura l’80%.

Gli intervistati italiani che sostengono l’esistenza di questo gap lo quantificano in un tempo di quattro mesi, a differenza della maggior parte dei responsabili It in Emea che ritengono sia di cinque mesi.

Questo disallineamento tra business e It ha conseguenze significative in termini di prestazioni, competitività e prospettive di crescita delle aziende.

Le implicazioni maggiori riguardano la possibilità che tutti i reparti aziendali vedano ridursi il livello di innovazione (38%), la crescita dell’azienda (35%), e si perdano quote di mercato a favore di concorrenti più agili (29%).

Un intervistato su quattro in Italia percepisce la riduzione della produttività come una delle conseguenze di questo disallineamento (contro una media Emea del 36%).

Sempre in Italia il 74% dei responsabili It percepisce la pressione da parte del Ceo, del Cto o della Direzione Generale per una modernizzazione dell’It nei prossimi 12 mesi, rispetto ad esempio, al 55% in Germania, il valore più basso, e all’85% in Russia.

All’It delle imprese italiane viene chiesto di ridurre i costi dell’infrastruttura (51%), di spostare più componenti It sul cloud (35%), (uno dei valori più bassi rispetto al 48% in Francia e nei Paesi Nordici), e di migliorare la mobilità della forza lavoro (32%).

Il 59% dei responsabili It ritiene che i concorrenti più flessibili possano implementare una infrastruttura moderna più rapidamente e quindi reagire in maniera più veloce ai cambiamenti del mercato.

ll 63% dei responsabili It crede che un maggiore allineamento con gli obiettivi aziendali sia fondamentale per ridurre il divario, (rispetto al 58% in Emea), mentre il 57% ritiene sia necessario poter riallocare le risorse qualificate verso progetti innovativi.

Il 50% dei responsabili It italiani ritiene importante l’incremento negli investimenti.

Inoltre, il 45% individua nella creazione di un Digital Officer un elemento chiave per diminuire il gap, a dimostrazione della necessità di avere le persone giuste al posto giusto perche l’It possa aiutare le aziende a migliorare le prestazioni, la competitività e la crescita.

Bullani: il software libera risorse per innovare
«La risposta per colmare il gap esistente fra esigenze di business e It è il software, il cui valore sta nel consentire alle aziende di liberare risorse It e investirle in innovazione».
Lo dice Alberto Bullani, Regional Manager di Vmware Italia, che spiega meglio: «è un concetto molto semplice, da tempo condiviso, ma che solo con il software si può realizzare. Secondo una ricerca Gartner, un’azienda tradizionale dedica il 70% delle proprie risorse ad attività di manutenzione, quello che si dice keeping the lights on. Per l’innovazione resta soltanto il 30%, una quota di investimento che spesso non è più sufficiente alle aziende per competere sul mercato».

Esempi a sostegno ce ne sono?
«I clienti Vmware – dice Bullani – già oggi hanno iniziato a trasformare questa realtà, a cambiarne i rapporti e le aziende che hanno virtualizzato con noi possono dedicare il 40% delle loro risorse all’innovazione e il nostro obiettivo è portare al 50% la spesa It dedicata all’innovazione. Già un terzo dei nostri clienti lo ha fatto e continueremo a lavorare perché questo passaggio diventi realtà per tutti, solo così business e It saranno realmente allineati».

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