Buoni i margini operativi di Software AG

Nonostante non si sia ancora realizzata la tanto attesa ripresa della domanda prevista per il mercato It, la società ha registrato margini operativi in crescita relativamente al terzo quarter.

27 ottobre 2003 Software AG ha annunciato che i margini operativi del Q3 2003 si sono attestati attorno ai 9,6 milioni di euro contro i 7,9 milioni del corrispondente trimestre 2002. L’utile netto, invece, è stato di 3,9 milioni di euro (0,14 euro per azione), dato che risulta più basso rispetto ai 5,6 milioni di euro del 2002 quando, però, l’incidenza delle imposte è stata più bassa.

Allo stesso modo, il fatturato totale del terzo trimestre è stato di 99,5 milioni di euro contro i 114,8 milioni del corrispondente trimestre 2002, con un calo, quindi, del 13% (8% se considerato l’effetto translatorio del cambio).

Nonostante questi dati negativi, i vertici della società si dimostrano ottimisti perché i margini operativi (prima delle imposte e con l’esclusione delle sopravvenienze) sono quasi raddoppiati nei primi nove mesi dell’anno, passando dagli 11,6 milioni di euro del 2002 ai 22,5 milioni del 2003. Questo è stato possibile grazie all’accorta gestione dei costi che nel solo anno 2003 porterà a un risparmio di 30-35 milioni di euro. L’utile netto registrato il 30 settembre 2003 è stato di 3,5 milioni di euro, risultato che dimostra che i 23,8 milioni di euro utilizzati per la ristrutturazione sono stati recuperati. Alla luce di questi dati, Software AG prevede di ritornare profittevole entro la fine del quarto trimestre.

La stabilità dell’euro, invece, è stata la causa della diminuzione del fatturato relativo alle vendite di prodotti quali servizi di manutenzione e licenze. Nel dettaglio, la manutenzione, con i suoi 48,3 milioni di euro (48,4 milioni nel 2002), è rimasta la fonte principale di fatturato. Il fatturato delle licenze è diminuito del 13% (7% se si considerano gli effetti transitori del cambio) rispetto al Q3 2002 (22,9 milioni di euro contro 26,2 milioni).

L’impatto dell’effetto transitorio del cambio è stato meno invasivo su questa parte di fatturato che, comunque, ha risentito della domanda debole di mercato, soprattutto da parte di quello tedesco.

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