Bull gioca d’anticipo sulla smart card

Nel 1999 la novità fu iSimplify!, una carta plastica con microprocessore che permette di usufruire dei servizi personali di telefonia mobile, banking, fidelizzazione e via dicendo, e soprattutto di collegarsi ad Internet da qualsiasi terminale d …

Nel 1999 la novità fu iSimplify!, una carta plastica
con microprocessore che permette di usufruire dei
servizi personali di telefonia mobile, banking,
fidelizzazione e via dicendo, e soprattutto di
collegarsi ad Internet da qualsiasi terminale dotato
di lettore smart card. Adesso le previsioni danno per
scontata un’imminente esplosione del numero di smart
card e delle applicazioni ad esse collegate.
Perciò la divisione Smart Cards & Terminals di Bull
continua a giocare d’anticipo, sviluppando il cuore
dell’intelligenza delle carte con microchip, e cioè il
software, per una nuova e più potente generazione di
smart card.
Bull infatti implementa in un chip a 32 bit una nuova
architettura software modulare, chiamata ZePlatform,
che offre potenza e prestazioni di gran lunga
superiori alle attuali smart card: la tecnologia
permetterà inoltre agli operatori tempi più rapidi per
sviluppo e implementazione e maggiori garanzie di
sicurezza, grazie alla separazione dei firewall fra i
moduli. Le carte basate su ZePlatform saranno
distribuite dal 2001 a cominciare dal settore della
telefonia mobile: Bull prevede che nel 2005, su un
totale di circa un milione e mezzo di carte emesse, un
terzo sarà implementato con la nuova tecnologia.
Sulla piattaforma Java e lo standard Wim si basa la
Sim Rock Card 64 che, con i suoi 64 Kb di memoria,
presenta la più alta capacità di immagazzinamento dati
attualmente disponibile sul mercato. Sim Rock,
sviluppata per la telefonia Gsm, permette di
utilizzare tutte le applicazioni Java, offrendo agli
operatori l’opportunità di sviluppare servizi sempre
più sofisticati per gli utenti (applicazioni e-mail,
accesso a immagini, transazioni on-line in massima
sicurezza e via dicendo).
"Le applicazioni legate all’uso di carte con
microprocessore", ha dichiarato il Gsm Manager della
divisione di Bull, Julien Zuccarelli, nella cornice
della fiera parigina Cartes 2000 "sono attualmente
polarizzate nei settori della telefonia mobile e del
banking. Ma, al di là della praticità, della facilità
d’uso e dei bassi costi delle smart card, le nuove
applicazioni si stanno velocemente evolvendo e
diffondendo, dalla carta sanitaria personale, a
Internet, alla firma elettronica e via dicendo.
E Bull cerca di sviluppare le tecnologie del futuro
stando un passo avanti agli altri, onorando il titolo
di inventori della smart card (soprattutto grazie al
"papà" ufficiale, il nostro Michel Hugon)". E si
potrebbe azzardare quali saranno le novità di Cartes
2001, visto che in fiera era l’argomento più discusso:
"Stiamo lavorando per l’Umts", continua Zuccarelli, "e
abbiamo dei contatti con grosse aziende del settore,
sui cui nomi di manterremo (ancora per un po’)
l’incognito".
Nel frattempo Bull Smart Cards & Terminals ha
stipulato degli accordi di collaborazione con la
compagnia australiana KeyCorp (smart card e commercio
elettronico) e con l’americana Cpi (carte plastiche),
per lo sviluppo, la produzione e la
commercializzazione di smart card in Australia, Nuova
Zelanda e Nord America.

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