Budget e sistema d’offerta, le sfide del Cio

La pressione sui costi come elemento positivo. Così la pensa Gianluigi Castelli, Cio del gruppo Eni, chiamato a commentare i risultati della Cio Survey 2007 realizzata da Net-Consulting. «Per mia fortuna, sono anni che non devo convivere con budget ins …

La pressione sui costi come elemento positivo. Così la pensa Gianluigi Castelli, Cio del gruppo Eni, chiamato a commentare i risultati della Cio Survey 2007 realizzata da Net-Consulting. «Per mia fortuna, sono anni che non devo convivere con budget insufficienti – commenta -, ma in linea generale, trovo che solo raramente la pressione sui costi incida sulla capacità di sostenere il business». Il managere ritiene che si debba compiere «lo sforzo iniziale e doloroso» di bilanciare la componente innovativa con quella di mantenimento e, da “grande inquinatore”come si definisce in senso ironico, essendo a capo dell’It di una grandissima azienda ma capace di compilare un bilancio di sostenibilità, chiede una maggiore consapevolezza sociale sul tema del consumo energetico. L’It, infatti, tende a muoversi «per aggiunte e non per eliminazione», motivo per cui una focalizzazione sulle effettive priorità, cercando di fare di più con meno, può avere delle connotazioni positive. Scopo che si raggiunge anche sapendo sfruttare al meglio il sistema d’offerta, con il pieno controllo dell’infrastruttura. E, nel parlare del rapporto con i vendor, Castelli non ha dubbi: «Deve esserci chiarezza di ruoli e i fornitori essere credibili e tempestivi». Se questo vale sul fronte software e hardware, presenti in Italia soprattutto come strutture di supporto, su quello dei servizi sta alla competenza dell’It manager e del suo team «saper scegliere e garantire un buon seguito ai progetti, visto l’ottimo portafoglio di aziende sul mercato», fermo restando la tendenza italica a mantenere con il sistema d’offerta un rapporto “confidenziale” nella difficile valutazione delle sue performance.

«Non esistono particolari strumenti o metodologie consolidate per farlo se non quelli che usiamo per misurare noi stessi», aggiunge Luigia Tauro, responsabile servizio project management office del Consorzio Operativo gruppo Mps, a sua volta non costretta a misurarsi con grosse pressioni di budget. Per le banche, «che da sempre privilegiano il make sul buy», importante è condividere con i partner tecnologici gli investimenti di compliance, visto che «il successo di ogni progetto dipende in egual misura da attività interne ed esterne», facendo attenzione agli obiettivi “on time” e “on scope”. A volte, però, fa notare Alessandro Musumeci, direttore dei sistemi informativi del comune di Milano, il contenimento dei costi crea rapporti tesi con i fornitori. «Per i Cio l’asticella si è alzata – dice in un paragone sportivo – e diventa ancor più necessario salvaguardare gli skill interni». Anche quelli al femminile che, con rammarico, guardando ai risultati della survey di NetConsulting, Musumeci nota essere in assoluta controtendenza con il grado di scolarità e paragonabili ai valori di ossigeno (21%) e azoto (79%) nell’atmosfera terrestre. E al femminile sono due progetti considerati particolarmente innovativi e per questo premiati: quello de Il Sole 24 Ore e del suo Crm24 (basato su architetture Soa, come spiegato dal Cio, Gisella Giongo, e vincitore per la categoria “innovazione”) e quello di Trenitalia, che ha primeggiato per il contribuito di una donna (Daniela Chiappini, della direzione sistemi informativi) al progetto “Sala blu” per garantire ai clienti disabili la prenotazione di speciali servizi e attrezzature in fase di salita o discesa dal treno, assicurando l’informativa a tutto il personale.

E un’altra donna di Trenitalia, il Cio, Donatella Paschina, parla di diventare consapevoli della possibilità di allineare It e business. «L’It è forse anche più importante del denaro per raggiungere gli obiettivi strategici – dice -, ma è responsabilità dei fornitori farceli raggiungere lavorando al massimo anche nella Pubblica amministrazione e compito nostro saper chiedere esattamente quanto ci serve».

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