Botta e risposta fra Ibm e Oracle nei database

A parte Microsoft, concentrata sull’ambiente Windows, e in parte Sybase, sono Oracle e Ibm, di fatto, a contendersi il mercato mondiale dei database. E mentre la prima prepara il lancio della nuova major release 9i, la seconda prova ad anticiparla con la versione 7.2 di Db2 Universal Database.

È forse la settimana più calda dell’anno per il mercato dei database, che, nel giro di pochi giorni, vede il lancio della ultime novità in materia di quelli che oggi sono i due attori principali del comparto, ovvero Oracle e Ibm. Le due aziende operano in un mercato profondamente mutato negli ultimi anni, con l’arrivo in forze di Microsoft (concentrata però solo sulle piattaforme Windows) e il diverso collocamento di quelle che qualche anno fa erano considerate le vere rivali di Oracle. Sybase opera ancora nel settore (anzi, il 25 giugno, sarà lanciata la versione 12.5 di Adaptive Server Enterprise), ma l’azienda pare oggi più concentrata sui fronti del mobile e dei portali aziendali. Informix, invece, è da poco stata acquisita proprio da Ibm, che ha così aumentato il proprio peso specifico nel comparto.
Proprio Big Blue ha aperto le danze, con il rilascio di Db2 Universal Database 7.2, che incorpora diverse nuove funzioni di autogestione e tuning di risorse (Smart), messe a punto dalla propria divisione Ricerche e non incluse nel preannuncio del mese scorso. Su questi aspetti si è concentrata anche Oracle con 9i, che integra funzioni di autogestione, destinate, secondo il costruttore, a ridurre del 40% il costo di amministrazione del database. Vi è inclusa la gestione dinamica della memoria, progettata per calcolare e calibrare la memoria del database a ogni singola interrogazione. Peraltro, Ibm afferma che Db2 utilizza già un sistema dove il buffer regola la memoria in base alla dimensione della query. Secondo Big Blue, la vera sfida su questo fronte è la capacità di regolare la distribuzione della memoria in un sistema fra tutti i principali “consumatori” (come cache di dati, buffer di rete, aree di sorting), in modo da ottimizzare le prestazioni e calibrarli in base ai cambiamenti dei carichi di lavoro del sistema. E questo, per Ibm, è un punto a favore del proprio database.
Tra le funzioni autogestionali di Db2, troviamo anche Automatic Incremental Restore e la Performance Configuration Smart Guide con WebSphere 4.0. La prima caratteristica consente agli amministratori di attivate capacità di backup automatico, attraverso opzioni di presettaggio del restore. La seconda, invece, carica e sistema 36 dei più importanti parametri di configurazione, intervenendo sulle principali aree di memoria, ivi inclusi data cache, sort, package cache, area di locking e utility.
In casa Oracle non si scompongono all’anticipo giocato da Ibm. Bob Shimp, direttore marketing mondiale, ha sottolineato come l’azienda sia contenta che i due prodotti escano negli stessi giorni, “perché pensiamo che così si vedrà quale enorme differenza ci sia a nostro vantaggio”. Meno felice, forse, appare l’analogia fra un Db2-Wolkswagen e un 9i-Ferrari, visto che sono in pochi a potersi permettere oggetti di lusso, nelle automobili come nei database. Comunque, Oracle ha evidenziato che alcune caratteristiche definite nuove in Db2 7.2, come il supporto di Ejb e Jdbc Unicode, la crittografia dei dati, la partizione aggiornabile e la scalabilità Windows Awe, erano già presenti in Oracle 8i, lanciato nel 1999.
Le aspettative del costruttore su 9i sono molto alte, anche in base a un’indagine condotta su 20mila clienti con un forte installato, che rivela come il 70% di essi abbia pianificato di aggiornarsi alla nuova release entro sei mesi. Il gioco incrociato fra i due contendenti tocca anche le reciproche basi installate. Ibm, infatti, sta spingendo molto sul fronte dei sistemi distribuiti (Unix, Linux, Nt), mentre Oracle vuole attaccare sul fronte dei mainframe, con l’eloquente slogan: “Qual è il più potente database su macchine Ibm? Oracle”.
Potrebbe recitare un ruolo di terzo incomodo, ma a debita distanza, Sybase, che a fine giugno lancerà Adaptive Server Enterprise 12.5. Il prodotto conterrà caratteristiche come la gestione avanzata di informazioni Xml, l’esecuzione ad alte prestazioni di Ejb nel database e il tuning dinamico, per assicurare una rapida risposta ai cambiamenti di carichi di lavoro.

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