Borse chiuse o in picchiata

Non aprono Wall Street e il Nasdaq. Non chiudono le europee. Qualche polemica, mentre i titoli crollano

Inevitabili i contraccolpi sulle piazze borsistiche. Le contrattazioni al New York Stock Exchange sono state sospese a tempo indefinito, anche se è probabile una riapertura per domani, mentre il Nasdaq non ha neppure aperto ieri a causa della situazione d’emergenza.

Sulle piazze europee, forti i ribassi non appena si è raggiunta la consapevolezza dell’enormità della tragedia. Comprensibili le polemiche da parte statunitense, critica nei confronti della decisione presa dalle piazze europee di non chiudere le contrattazione. Oggi, in ogni caso, hanno riaperto Londra, Milano e Francoforte, che non ha scambiato i titoli Usa. Chiuse invece Bangkok, Taiwan e Kuala Lumpur.

Quanto a Milano, il panico non si è impadronito della borsa. Nonostante i risultati
negativi delle borse orientali tutto sommato la giornata è stata positiva
con una chiusura in rialzo dello 0,7%. Ma era iniziata malissimo. In pre
apertura infatti c’erano titoli fra le blue chip che perdevano fino al 30-
40%, mentre molto peggio andava al Nuovo Mercato con titoli che lasciavano
sul terreno anche l’80%. La tensione nelle Sim era altissima ma tutto si è
tranquillizzato con l’inizio delle contrattazioni quando il Mib 30 è partito
in rialzo. in crescita a fine giornata anche il Numtel che chiude con
+1,38%.

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