Borland torna in Italia?

Fonti vicine alla società darebbero per prossimo il rientro del software vendor nel nostro Paese con una presenza diretta, dopo che, anni fa, lasciò le attività al distributore Iss Borland.

Voci vicine alla società raccontano che Borland si appresta a inaugurare la propria filiale italiana. Dovesse accadere sarebbe un rientro che confermerebbe molte cose. Da un lato, metterebbe l’accento su una gestione molto flessibile del business: anni fa lasciò la presenza diretta a beneficio delle attività di un distributore, Iss Borland; poi cambiò nome, assumendo quello di Inprise; poi lo abbandonò rispolverando la vecchia denominazione. Dall’altro, sarebbe la conferma che l’attenzione verso gli strumenti di sviluppo è tornata ad essere alta. Specie dopo che la società ha rilasciato un tool, Kylix, che fa da ponte fra il mondo dello sviluppo Windows e quello Linux.
Le conferme a queste voci si trovano solo in un comunicato che descrive le attività di espansione mondiali da qui alla fine dell’anno, ma che pone maggiore attenzione sull’inaugurazione della filiale cinese e relega l’impegno nel nostro Paese in poche righe nelle quali si pone, come data generica, la fine dell’anno.
Parrebbe, invece, che la corporation intenda bruciare le tappe e far partire le attività a inizio estate, in modo da presentarsi in piena forma in autunno, quando si decidono i budget informatici per l’anno seguente. Dubbi esistono anche sulla sorte di Iss Borland. Non ci sono conferme, ma la logica imporrebbe di pensare che la struttura guidata da Ernesto Franchini possa cambiare cappello in quello di Borland Italia.

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