Borland Delphi 2005 mette insieme tre ambienti di sviluppo

La nuova release, basata sui linguaggi Delphi e C#, offre una piattaforma unica per Win32 e .Net. Tra le maggiori novità inserite spiccano uno strumento di back up e history dei file, la tecnologia Error Insight, la Tool Palette e la funzione per il refactoring.

Due anni fa Borland diede inizio a una nuova fase della sua esistenza acquisendo BoldSoft, Starbase e TogetherSoft. Queste acquisizioni portarono in casa gli strumenti per la progettazione, la gestione dei requisiti e dei gruppi di lavoro. In questo modo Borland spostò il baricentro della propria offerta dagli strumenti di sviluppo alla gestione del ciclo di vita delle applicazioni, il cosiddetto Application lifecycle management (Alm).


Tra le ultime novità, la società ha presentato Delphi 2005, il Rad (Rapid application development) basato sul linguaggio Pascal. Il prodotto, oltre a incarnare alla perfezione la Borland degli ultimi due anni, offre alcune anticipazioni sul suo immediato futuro.


Da qualche tempo la società segue una filosofia molto semplice: realizzare strumenti, che supportano ogni valida tecnologia utilizzata dal mercato (o che il mercato si appresta a usare) e che possano essere usati con profitto nel normale ciclo di vita di un’applicazione. In altre parole, avere ottimi rapporti con tutti senza favorire alcuno in particolare, il tutto a favore dello sviluppatore.

L’impostazione di base


Delphi 2005 è la versione più innovativa tra tutte quelle rilasciate da Borland; forse solo la prima, la nascita, e la seconda, il passaggio dai 16 ai 32 bit, si avvicinano alla versione appena rilasciata per innovazione. Per realizzare questa nuova release, la società ha tenuto conto delle richieste e dei suggerimenti ricevuti dagli sviluppatori di tutto il mondo: il risultato è un unico ambiente di sviluppo per Win32 e per la piattaforma .Net basato sui linguaggi Delphi e C#.


Il prodotto è a tutti gli effetti la fusione in uno unico di tre ambienti di sviluppo: Delphi 7, Delphi 8 e C#Builder. Da Delphi 8 e da C#Builder ha ereditato l’Ide, frutto del progetto Galileo. L’Ide è stata riveduta e corretta per supportare meglio le nuove caratteristiche e soddisfare le esigenze di sviluppo.


Molte delle funzioni sono state potenziate oppure fuse. Per i nostalgici, poi, oltre alla modalità a finestra unica, è stata aggiunta anche quella classica a finestre flottanti. La nuova risulta complessivamente più comoda.


La scelta di unificare gli ambienti di sviluppo offre molti vantaggi.


Uno sviluppatore, per esempio, può realizzare un’applicazione per .Net in Delphi oppure in C#. La coesistenza di Delphi per Win32 e di quello per .Net garantisce il mantenimento delle applicazioni Win32 esistenti, spalancando le porte del mondo .Net sia nel caso di porting dell’esistente sia in quello di nuovi sviluppi. La capacità di cambiare personalità a seconda di cosa si stia facendo, non può non impressionare; anche il debugger risente positivamente della coesistenza perché permette di effettuare il debug di un’applicazione Win32 contemporaneamente a una per .Net, scegliendo quella su cui operare attraverso il Project Manager.

I nuovi strumenti a disposizione


Tra le novità inserite, Delphi 2005 ha inserito un nuovo strumento di back up e history dei file, che è multilivello e può contenere più versioni dello stesso progetto; questa funzione può essere utilizzata come un repository locale di versioni. Per lavori in gruppo o per disporre di maggior potenza si può ricorrere a StarTeam. La scrittura del codice è ora più semplice e veloce grazie a nuovi funzioni che semplificano il lavoro dello sviluppatore. La funzionalità di modifica sincronizzata (SyncEdit) permette di modificare contemporaneamente tutte le occorrenze di un particolare identificatore all’interno di un blocco di codice selezionato.


Inoltre, la tecnologia Error Insight controlla periodicamente il codice sorgente e segnala gli errori individuati mostrandoli all’interno della Structure View.


Un ulteriore aiuto arriva dalle funzioni Code Insight e Help Insight; queste, da sole o insieme, assistono lo sviluppatore, visualizzando sintassi e guida in linea. Da sottolineare la capacità di Help Insight di operare anche sul codice realizzato in proprio.


La Tool Palette, che ha sostituito la Component Palette, possiede un meccanismo di ricerca incrementale più semplice ma allo stesso tempo più potente; in base ai caratteri digitati sono visualizzati solo i componenti e i gruppi di componenti il cui nome inizia per la chiave digitata; poi, la semplice pressione del tasto Invio posiziona il componente scelto sul designer.


La funzione per il refactoring è un’altra novità di Delphi 2005; questa permette di rinominare variabili, oggetti e metodi, oltre che di estrarre pezzi di codice trasformandoli in altrettanti metodi. Molto comoda, sicuramente più veloce, la possibilità di usare una variabile prima di averla dichiarata, lasciando a Delphi il compito di farlo scegliendo il tipo di dato più corretto dall’analisi dell’utilizzo che ne è stato fatto.


Borland è intervenuta anche sul linguaggio, introducendo delle estensioni come il ciclo for..in..do (alias foreach) e le funzioni inline, oltre ad altre ottimizzazioni del codice. L’accesso ai dati è stato arricchito nell’ottica del porting da Win32 a .Net e presenta un miglior supporto per gli adattatori di Ado.Net; il Bde continua a esistere anche se solo per tabelle Paradox e dBase; dbGo è ora disponibile nelle due versioni per Ado e per Ado.Net.


Un componente dedicato migliora la conversione di tabelle da una base di dati a un’altra e può essere utilizzato anche nelle proprie applicazioni.

Le novità di Eco II


Nuovo è anche Eco (Enterprise Core Objects) giunto alla seconda versione. Con Eco II, più potente e versatile della predente release, è possibile realizzare oltre alle applicazioni client/server anche quelle multi-tier; supporta Asp.Net e permette il mapping di basi di dati esistenti, generando lo schema Uml o le classi per gestire le singole tabelle.


Eco II supporta ora Eco Space multipli; un Eco Space è lo spazio virtuale in cui gli oggetti appartenenti al modello vengono creati in runtime per poter essere manipolati. Eco II può essere usato solo per sviluppare applicazioni Web o desktop .Net.


Delphi 2005 contiene, inoltre, il supporto per Janeva. Questa tecnologia permette di connettere un’applicazione .Net client (scritta indifferentemente in C# o Delphi) a un Enterprise JavaBean J2Ee oppure a un oggetto Corba.


Le novità introdotte in Delphi 2005 sono tante e soprattutto presenti nella parte relativa a .Net. Anche la parte Win32 ha giovato di questi miglioramenti, ma in misura minore. Per esempio, non è possibile usare Eco, è solo possibile visualizzare le classi di un’applicazione secondo il formalismo Uml, ma non modificarle. La scelta di preferire la parte .Net rispetto a quella Win32 si fonda sul fatto che il prossimo Windows conterrà nativamente .Net e perché .Net si presta meglio di Win32 a soddisfare le esigenze del mondo enterprise.

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