Bmc Nerve Center. La garanzia del servizio passa per il mondo

Il centro, che Bmc ha dedicato all’assicurazione dei livelli di servizio dei sistemi informativi, ha sede a Milano, ma è collegato a tutti i server della società. Provvede anche alla certificazione delle soluzioni e svolge un ruolo di persuasore degli scettici circa la fattibilità di accordi Sla.

Si chiama Nerve Center il progetto realizzato da Bmc Software presso la filiale Italiana, che ha base a Milano e che è anche la sede per il Sud Europa della società. Si tratta di un esempio di implementazione delle metodologie Sac (Service assurance center) della stessa Bmc, ossia di una metodologia di progetto che consente alle aziende di monitorare, gestire e raggiungere il service level agreement. Grazie a questo nuovo centro, tutte le componenti dell’infrastruttura It di Bmc sono tenute costantemente sotto controllo attraverso un sistema che monitora e visualizza le diverse applicazioni del sistema informativo della società.


Il Nerve Center è integrato nella Lan di Milano ed è connesso tramite la Wan di Bmc ai server dell’azienda dislocati in tutto il resto del mondo. Così, attraverso Patrol, il Nerve Center può, ad esempio, monitorare i server di Exchange, le piattaforme Vantive, Siebel e Oracle. Può, inoltre, essere utilizzato come “dome center”, consentendo, in questo modo, di mostrare l’effettiva realizzazione di un centro di controllo in produzione.

Un luogo di certificazione


A complemento del progetto Nerve Center, Bmc ha messo a punto la certificazione per i propri clienti che scelgono di adottare e implementare la metodologia Sac o l’infrastruttura di e-business della società. Basata su programmi di implementazione garantita, controlli periodici e test di affidabilità, che consentono all’impresa di misurare, gestire e ottimizzare costantemente i livelli di servizio, la certificazione poggia sulle cinque fasi della metodologia Sac e si articola su due livelli. Il primo è quello OnSite, che si ottiene con il raggiungimento delle prime tre fasi, ossia monitoraggio, gestione del grado del servizio e automazione delle procedure di gestione. Il secondo è l’On Site Elite, che si ottiene con il raggiungimento delle due fasi successive, ovvero la continua ottimizzazione del servizio e la previsione di nuove esigenze e dei carichi di lavoro.


La certificazione si rivolge ad aziende “dotcom”, a Isp e Asp che intendono apporre un sigillo di garanzia alle performance delle applicazioni e dei servizi e-business offerti.


E allo scopo di rafforzare la propria posizione nel mercato della fornitura di soluzioni end-to-end per il Service level management, Bmc ha completato l’acquisizione di Perform, una software house francese che produce soluzioni per l’ottimizzazione di reti basate su Web.


La certificazione OnSite, quindi, è appena nata ma c’è già chi vi ha creduto e vi punta le proprie carte. Il primo fra tutti in Italia è stato EdisonTel, l’operatore nazionale di telecomunicazioni costituito nell’aprile del 2000 da Edison, che ha aderito al programma di certificazione di Bmc con un progetto da implementarsi nell’area del Web hosting.


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