Ibm e MineHub hanno annunciato la loro collaborazione per l’utilizzo della tecnologia blockchain nel settore minerario e dei metalli. Per un progetto che ha lo scopo di migliorare l’efficienza operativa e ridurre i costi della supply chain, dalla miniera all’acquirente finale.

La tecnologia blockchain verrà utilizzata anche per tracciare e validare materiali destinati al comparto automobilistico e all’elettronica di consumo. Ibm, Ford Motor Company, Huayou Cobalt, LG Chem e RCS Global partiranno infatti con un progetto pilota sulla blockchain. Con lo scopo di tracciare i rifornimenti minerali e validare l’estrazione di essi con metodi etici.

Il progetto si focalizzerà non a caso sul cobalto, altamente richiesto per la produzione di batterie agli ioni di litio.

La blockchain in miniera, con Ibm e MineHub

Il mercato globale delle miniere e dei metalli ha un valore pari a 1,8 biliardi di dollari, secondo un’analisi MarketLine. Esso è sempre stato soggetto alle inefficienze derivanti da procedure manuali e basate su documenti cartacei. Così come dalla mancanza di trasparenza tra gli attori della supply chain.

La tecnologia blockchain consente di migliorare questa situazione. Ciò, grazie alla presenza di un registro condiviso per creare un’unica vista in tempo reale delle transazioni e dei dati dell’intera supply chain. Dati che risultano visibili a tutti i partecipanti autorizzati.

Per questi motivi Goldcorp, ING Bank, Kutcho Copper, Ocean Partners e Wheaton Precious Metals lavorano con MineHub per una soluzione innovativa. MineHub è una società che si occupa di tecnologia mineraria. Lo scopo della partnership è creare una nuova soluzione per la supply chain del settore minerario basata sulla piattaforma blockchain Ibm.

Tutte le società partecipanti rappresentano delle aree fondamentali della supply chain, quale l’attività mineraria, i contratti streaming, il commercio e la finanza. Il primo caso d’uso verrà creato sulla piattaforma MineHub. Esso gestirà il concentrato proveniente dalla miniera di Penasquito di Goldcorp in Messico per l’intero percorso fino al mercato.

Dalla miniera all’acquirente finale

Quando il minerale grezzo viene estratto, la società mineraria carica i dati, comprese le prassi di sostenibilità e etiche. Ciò consente una verifica indipendente dagli organi di controllo agli utenti finali, in base alle necessità. Quando i materiali vengono caricati per il trasporto, la piattaforma MineHub può registrare ciascuna transazione.

blockchain IbmLe parti autorizzate possono visualizzare e riconciliare le informazioni dell’intero percorso. Società come Wheaton Precious Metals e altri istituti di credito, quali ING Bank, utilizzeranno i contratti intelligenti per le procedure della supply chain, in materia di finanza commerciale, contratti streaming e royalty.

La soluzione MineHub per la supply chain è stata costruita sulla piattaforma blockchain Ibm basata sul cloud e sfrutta Hyperledger Fabric di Linux Foundation. MineHub ha in progetto di ampliare la collaborazione ad altri membri del settore minerario per promuovere l’innovazione e nuove applicazioni grazie a tale tecnologia.

Maggiori informazioni su MineHub sono disponibili sul sito dell’azienda, a questo link.

La blockchain per tracciare e validare i materiali

Sostegno dei diritti umani e della tutela ambientale, abbinati a una maggiore trasparenza nelle supply chain globali del settore minerario. Sono questi gli obiettivi che riuniscono Ford Motor Company, Huayou Cobalt, Ibm, LG Chem e RCS Global. Le aziende presentano infatti nuovi programmi di utilizzo della tecnologia blockchain per tracciare e validare l’estrazione di minerali con metodi etici.

Il cobalto è altamente richiesto per la produzione di batterie agli ioni di litio che alimentano una vasta gamma di prodotti. Quali ad esempio laptop, dispositivi mobili e veicoli elettrici. Secondo un rapporto di Morgan Stanley, entro il 2026 la domanda è destinata ad aumentare di otto volte. Questo, specialmente nel settore dei veicoli elettrici e dei dispositivi di consumo. La batteria per auto elettriche standard richiede fino a 9,5 kg di cobalto mentre un laptop standard richiede circa 28,3 grammi di minerale.

Il progetto pilota basato sulla tecnologia blockchain è già in corso. Esso punta a dimostrare come sia possibile produrre, commercializzare e lavorare in modo responsabile i materiali che fanno parte della supply chain.

Un progetto pilota per la supply chain

Per questo progetto pilota basato su uno scenario di approvvigionamento simulato, il cobalto estratto nella miniera industriale di Huayou nella Repubblica Democratica del Congo (DRC) sarà tracciato attraverso la supply chain durante il suo percorso. Dalla miniera e fonderia fino allo stabilimento LG Chem che produce catodi e batterie nella Corea del Sud. Per arrivare infine nello stabilimento Ford negli Stati Uniti. Un audit trail immutabile sarà creato sulla blockchain e includerà dati corrispondenti a dimostrazione della produzione di cobalto dalla miniera al produttore finale.

Anche questa soluzione è basata sulla piattaforma blockchain di Ibm e supportata dal progetto Hyperledger Fabric della Linux Foundation. Essa è destinata a essere utilizzata in tutto il settore. La soluzione è realizzata per permettere alle parti interessate di qualsiasi dimensione e ruolo nella supply chain un facile accesso. Tra queste: produttori di attrezzature originali (OEM) nel settore automobilistico, elettronico, aerospaziale e relativi partner della supply chain, come le società minerarie e i produttori di batterie.

Maggiori informazioni sulla tecnologia blockchain di Ibm sono disponibili sul sito dell’azienda, a questo link.

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