Il Ministero dello sviluppo economico, Mise, ha annunciato di aver dato il via alla consultazione pubblica del documento di sintesi sulla “Strategia italiana per la blockchain e i registri distribuiti”.
Il documento presenta le proposte per la strategia nazionale in materia di tecnologie basate su registri condivisi e blockchain ed è stato realizzato dal gruppo di trenta esperti selezionati dallo stesso Ministero dello sviluppo economico, che hanno tracciato le linee guida e le raccomandazioni che sono state ritenute necessarie per permettere lo sviluppo e la diffusione di questa tecnologia nel nostro Paese.
Il Mise ha spiegato che, al termine della consultazione, il 20 luglio 2020, le osservazioni provenienti dagli stakeholder e dai soggetti interessati saranno valutate dagli esperti per l’elaborazione della proposta finale della strategia.
Sul sito della consultazione pubblica, nel periodo in cui questa sarà aperta (18 giugno – 20 luglio 2020), sarà possibile inviare osservazioni al Mise (secondo le modalità indicate sul sito). L’iniziativa del Ministero dello sviluppo economico ha il fine di raccogliere suggerimenti o ulteriori elementi utili per un affinamento della strategia.
Nel documento di sintesi che ora è sottoposto alla consultazione pubblica, il gruppo di esperti ha approfondito policy e strumenti sui temi connessi allo sviluppo e all’adozione di tecnologie per blockchain e registri distribuiti, in modo da favorirne l’applicazione per imprese, pubblica amministrazione e cittadini.
Il documento di sintesi, consultabile in Pdf sul sito della consultazione pubblica, ha anche individuato i principali casi d’uso e i settori di applicazione di questa tecnologia, che secondo il Mise può diventare un efficace strumento per la tutela e la valorizzazione delle filiere produttive del made in Italy e per il contrasto, con maggiore efficacia, della contraffazione dei prodotti, a vantaggio della trasparenza per i consumatori.
Nell’ambito delle iniziative per la trasformazione digitale del nostro Paese, il Mise ha di recente annunciato anche che è stata messa online la nuova piattaforma del progetto Banda Ultralarga.