BlackBerry ha ufficialmente confermato l’arrivo di un nuovo device con Android OS. Il nome scelto, Priv, è l’abbreviazione dalle parole Privacy e Privilege, le caratteristiche fondamentali di BlackBerry.
Le informazioni ufficiali sono ancora decisamente scarse, ma la comunità internazionale è pronta ad integrarle. Si parla di display Qhd, 3 Gb di Ram e chip Qualcomm Snapdragon 808 o 820, oltre alla classica tastiera fisica che da sempre distingue questa famiglia di device.
Hardware e software di BlackBerry sono sempre state al top, ma quello che non è stato sufficiente è l’ecosistema. Aderendo ad Android l’azienda potrà sfruttare al massimo i suoi punti di forza, che rendono possibili soluzioni di sicurezza quali Picture Password, Password Keeper e BlackBerry Protect; c’è poi attesa per le specifiche di Safeguard. Tra i vantaggi software ci sono anche Hub e Blend, le soluzioni specifiche per interagire con i social e per condividere i file senza passare per la cloud. Gli utenti potranno poi scegliere se passare per la ricerca di Google o usare il più sicuro approccio di BB.
Certamente il software (di sistema ed applicativo) e la tastiera di BlackBerry usati nel Priv aumentano la produttività operativa di Android.
E’ quindi lecito chiedersi se l’implementazione di BlackBerry porterà nuova linfa al movimento Android. Le soluzioni implementate, ancorché proprietarie, potrebbero essere imitate o acquisite da altri produttori desiderosi di migliorare le proprie dotazioni.
E’ anche lecito chiedersi a chi il Blackberry Priv e i suoi eventuali discendenti ed emuli potrebbero togliere quote di mercato. Nella prima fase di mercato, difficilmente iOs e Samsung potranno essere scalfiti. Più incerta è la situazione di Windows 10, che come tutti i sistemi nuovi presenta un più incerto percorso verso il successo.
