Binda vince la gara dei brand medi

Secondo una rilevazione Icm su 900 aziende sotto i 300 milioni di euro, il gruppo lombardo di gioielli possiede il portafoglio marchi con il valore più elevato

Il gruppo Binda, titolare dei brand Breil, Tribe e Wyler Vetta, è la media impresa italiana con il valore portafoglio marchi più elevato. È quanto emerge da una ricerca della società di analisi Icm Advisors (presentata nel corso del Brand strategies summit di Business International), effettuata per stimare il potenziale dei brand nelle medie aziende italiane: per stilare questa speciale classifica è stata innanzitutto studiata la performance economica-finanziaria di 918 società nazionali con un fatturato compreso tra i 30 e i 290 milioni di euro, appartenenti ai settori alimentare, abbigliamento, calzature, mobili e gioielleria. Tra le imprese che nel triennio 2003-05 avevano ottenuto risultati “eccellenti” (in termini di crescita e margini operativi netti), il gruppo Binda ha conquistato la cima della graduatoria grazie al valore complessivo dei suoi marchi.
 
Le prime piazze della classifica
I brand della società lombarda di gioielli e orologi, che ha da poco festeggiato il suo centenario sono stati infatti valutati da Icm ben 149,5 milioni di euro, circa il 68,5% del totale del valore aziendale complessivo. A seguire i marchi del Gruppo Pomellato, le cui griffe sono quotate 123,9 milioni di euro, grazie soprattutto a una forte identità di marca e un posizionamento basato sul lusso accessibile. Nella terza piazza si trova la firma dell’abbigliamento Liu Jo, spinta dalla varietà e dinamismo dell’offerta e favorita da una comunicazione innovativa e riconoscibile: risultato, il suo unico brand è valutato 103 milioni di euro. Il gruppo meglio posizionato del settore alimentare è invece Molinari (ottavo posto con un valore stimato in 65,2 milioni), mentre la ditta Calligaris, del comparto mobili, è quarta con una valutazione del brand pari a 98 milioni.

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