Bilancio dell’advertising in Italia: +4,7% nel semestre

La pubblicità torna decisamente in attivo rispetto al 2009. Bene Internet, radio e Tv, male free press e periodici

Torna netto il segno positivo (+4,7%) sull’intero semestre per il mercato italiano dell’advertising, che da gennaio a giugno di quest’anno ha totalizzato 4,5 miliardi di euro. Secondo i dati resi noti da Nielsen, il buon risultato è stato trainato anche dai mondiali di calcio in giugno, che hanno inciso particolarmente su Tv e radio nonostante l’eliminazione dell’Italia al primo turno.
L’advertising, precisa Nielsen, è in aumento per tutti i settori principali e in particolare per due comparti importanti come alimentari (+10,0%) e bevande/alcolici (+9,2%). Ancora meglio fanno elettrodomestici e informatica/fotografia, i cui investimenti sono aumentati rispettivamente del 27,7 e del 28,6%. Questo nonostante i mercati di riferimento non si possano certo dire usciti dalla crisi. In crescita, seppur contenuta, anche automobili (+1,1%) e telecomunicazioni (+2,3%). Continua invece il trend negativo del turismo con un pesante -16%.
Oltre all’ammontare degli investimenti, è positivo constatare che è aumentato anche il numero delle aziende inserzioniste rispetto alla prima metà del 2009, passate da 14.686 a 14.776 (+0,6%) stando ai nominativi inclusi nella banca dati AdEx. Internet, è il media che ha guadagnato più inserzionisti (+25,7%, per un totale di 2.315 aziende) e, tra l’altro, di questi ben 1.000 (+42%) sono inserzionisti esclusivi, che decidono cioè di investire su un solo mezzo.

Passando proprio all’andamento dei diversi media, sono Tv, radio e Internet ad aver incrementato maggiormente la raccolta pubblicitaria, con performance migliori rispetto al mercato. In particolare il piccolo schermo, che ha sfruttato l’onda dei mondiali, ha messo a segno un +7,3% considerando anche i canali satellitari. Nel solo mese di giugno l’aumento degli investimenti su Tv del settore automobili è stato del 56,9% e quello di bevande/alcoolici del 29,2%. Si mantiene invece a due cifre (+14,8%) la crescita della radio, con il settore telecomunicazioni che è cresciuto di più (+41,0%). Incremento analogo anche per Internet (+14,6%). Direct mail (+4,5%), out of home tv (+7,3%), transit (+3,8%) hanno chiuso il semestre con una buona crescita, mentre variazioni appena positive hanno interessato quotidiani (+0,5%) e cinema (+0,3%). La nota dolente arriva dalla carta stampata del free press (-8,2%) e dei periodici (-9,1%), che non sembrano aver trovato la ricetta per attirare nuovamente investimenti pubblicitari.

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