Big Blue, che delusione

Le speranze di una svolta finanziaria per Ibm nel secondo trimestre fiscale tramontano davanti alle previsioni comunicate in settimana da alcuni analisti di Wall Street, secondo le quali difficilmente il numero uno mondiale del computer potrà fa …

Le speranze di una svolta finanziaria per Ibm nel secondo trimestre
fiscale tramontano davanti alle previsioni comunicate in settimana da
alcuni analisti di Wall Street, secondo le quali difficilmente il
numero uno mondiale del computer potrà far registrare un aumento del
fatturato. Il titolo Ibm a New York ha continuato la sua discesa,
raggiungendo il punto più basso degli ultimi quattro mesi. Il clima
di pessimismo è stato scatenato dagli allarmi lanciati dai
concorrenti di Big Blue nel mercato dei servizi e del software, due
segmenti che insieme coprono quasi la metà dei fatturati Ibm. Le
grigie aspettative sulla crescita del volume d’affari dell’azienda di
Armonk, che secondo i più ottimisti ora riuscirà al massimo a
centrare l’obiettivo dell’andamento piatto, stridono al confronto con
i dati relativi a concorrenti come Sun Microsystems, che nell’ultimo
trimestre ha messo a segno un aumento del 35% del fatturato (quello
di Ibm si era contratto del 5%). Scott McNealy, di Sun, aveva
paragonato le due aziende ad altrettante astronavi "invisibili nella
notte" che tuttavia procedono in direzione opposta: l’una verso le
vette delle vendite positive dei suoi server, l’altra verso la
crescita negativa. Il coro degli analisti punta agli esempi recenti
di società come Unisys, Computer Associates e Bmc Software, il cui
cattivo comportamento viene interpretato come un brutto segno anche
per Ibm.

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