Bi e integrazione si fondono nel Bpm

Il Business process management sposta il focus tecnologico dall’analisi applicativa all’operatività dei processi aziendali

Il Business process management rappresenta l’attualità dell’intelligenza distribuita. Combina, infatti, tecnologie di integrazione ed Eai con funzionalità analitiche, allo scopo di monitorare gli accadimenti d’azienda in modo automatico. Il termine si riferisce a un sistema It che è in grado di allertare, in tempo reale, l’azienda in merito a specifici eventi con un’ottica operativa (di processi di business), più che applicativa. Questo approccio permette di integrare tutte le attività, i dati legati alla gestione finanziaria, a impiegati, clienti, partner e fornitori, in tempo reale. Una volta che un certo dato è stato registrato all’interno del sistema informativo aziendale, infatti, potrà essere reso immediatamente disponibile ai processi decisionali, aiutando il management a operare in modo proattivo anziché in risposta (o reazione) agli accadimenti ambientali. Chi si riferisce al Bpm come alla Business intelligence in tempo reale, tuttavia, sbaglia. Tale approccio fornisce unicamente un sistema di alert su eventi, spesso senza definirne le cause. Solitamente, questi strumenti costituiscono un’appendice delle capacità analitiche di tipo content based dei broker Eai. L’architettura (si veda grafico) include generalmente un message broker (o un’altra infrastruttura di integrazione delle applicazioni), in abbinamento a un Dbms (ovvero un sistema di gestione della base dati), un motore di regole, un servizio di notifica e uno strumento di reportistica, tipicamente derivato dalla Bi. Generalmente, questa tipologia di soluzioni sul mercato assume la forma di cruscotti (dashboard), che riassumono l’andamento delle attività d’impresa sulla base del confronto dei risultati con dei valori prestabiliti (battezzati Kpi, Key performance indicator).

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