Best of breed o monofornitore?

La tendenza della grande azienda italiana a considerare il concetto di outsourcing selettivo, ovvero della possibilità di richiedere i servizi a chi meglio sa soddisfare i bisogni aziendali (e, quindi, non necessariamente a un solo fornitore) si …

La tendenza della grande azienda italiana a considerare il concetto di outsourcing selettivo, ovvero della possibilità di richiedere i servizi a chi meglio sa soddisfare i bisogni aziendali (e, quindi, non necessariamente a un solo fornitore) si sta affermando sempre di più, ma secondo Roberto Carrozzino di Atos Origin, questo paradigma è difficilmente scalabile alla media azienda. Se da un lato, infatti, le grandi organizzazioni si stanno orientando verso lo sharing del proprio mondo It tra più fornitori di outsourcing, tipicamente affidando ai diversi player l’helpdesk, l’infrastructure management e l’application management, traendone un discreto vantaggio sia in termini di efficienza che di gestione del rischio, questo concetto, però, difficilmente può essere traslato sul mondo della media impresa italiana, la quale non dispone degli spazi e delle dimensioni economiche necessarie. L’opinione del manager di Atos Origin è che il percorso della media impresa debba quindi, necessariamente, orientarsi verso il paradigma del monofornitore, ma proprio per questo motivo deve essere caratterizzato da un approccio progressivo, iniziando da una particolare area ed estendendolo solo una volta stabilito se il rapporto con l’outsourcer abbia portato al raggiungimento degli obiettivi previsti.

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