Bertlesmann vuole dismettere le attività online

Secondo le direttive del nuovo Ceo Gunter Thielen, la società si deve concentrare sugli asset core e abbandonare quelle operazioni non profittevoli. Molto probabili la chiusura di Napster e la vendita di Bol.com. A rischio anche BeMusic

2 settembre 2002 A un mese di distanza dal suo insediamento, il
nuovo Ceo di Bertlesmann Gunter Thielen inizia a far avvertire la propria
presenza. E in modo molto consistente. Infatti, a fronte della decisione di
concentrare gli sforzi della società sulle attività profittevoli, sta cercando
il modo migliore per dismettere ogni iniziativa online in atto. A quanto sembra
la prima vittima di questa riorganizzazione del modello di business dovrebbe
essere Napster, che a questo punto rischia seriamente la definitiva
chiusura.


La seconda vittima sacrificale sarà Bol.com, il sito di e-commerce in cui
sono venduti libri, Cd musicali, videogiochi e Dvd, che è presente anche in
Italia attraverso una partnership con Mondatori. A quanto sembra, per Bol.com
Bertelsmann starebbe cercando un acquirente e il più quotato tra i “papabili”
dovrebbe essere Amazon.


Sia come sia, Thielen sta facendo una sorta di dietro front rispetto alla
gestione del suo predecessore, Thomas Middelhoff, che agendo in modo decisamente
aggressivo aveva tentato di far seguire all’azienda un tragitto simile a quello
intrapreso da Aol Time Warner. Però la divisione DirectGroup, quella preposta
alla gestione delle attività online, ha accumulato spese per la fase di start up
per 125 milioni di dollari nella seconda metà del 2001, mentre Bol.com ha
accusato un passivo di 30 milioni di euro su un fatturato di 90 milioni di euro.
E le perdite sono continuate copiose anche nel 2002.


La prima azione compiuta da Thielen è stata quella di rimuovere dall’incarico
il responsabile della divisione, sostituendolo con il Coo di Bertelsmann Ewald
Walgenbach. Ma ora è il momento di tirare le somme e recidere i rami secchi.
Così, con tutta probabilità, Napster non diverrà mai quella tanto sperata
piattaforma di riferimento per il commercio online della musica. Un vero peccato
se si considera che nel periodo di massimo fulgore era arrivato ad annoverare 60
milioni di utenti.


Ma non solo. Definite le questioni Napster e Bol.com, potrebbe essere messi
in discussione anche altre attività che sono sotto la gestione di Walgenbach,
soprattutto le operazioni inerenti l’ambito musicale che fanno capo a BeMusic.
L’obiettivo finale di Thielen è quello di arrivare a concentrare il business di
Bertelsmann sugli asset core, quali la televisione, la pubblicazione di libri e
la musica.

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