Bene il mercato dei database

Cresce del 18% il mercato delle soluzioni software di archiviazione. Nella classifica dei venditori, Oracle e Ibm si contendono la prima posizione

Il mercato globale delle soluzioni software di archiviazione dei dati
ha fatto registrare lo scorso anno una crescita del 18%, nonostante
le preoccupazioni di un possibile congelamento delle vendite dovuto
all’allentarsi della pressione Anno 2000. Il dato è quello pubblicato
da un report che il Gartner Group ha dedicato al software per
database, una torta che nel 1999 ha raggiunto gli 8 miliardi di
dollari in valore grazie soprattutto a Internet e alle applicazioni
di business intelligence (sistemi decisionali e così via). Entro il
2004, lo stesso mercato dovrebbe arrivare a 12,7 miliardi di dollari
e le quote attribuibili ai database per Windows Nt saranno alla pari
con la fetta relativa al mondo Unix.
Attualmente, Oracle e Ibm si contendono "testa a testa" la prima
posizione nella classifica per venditori. Considerando tutte le varie
tipologie di database, Oracle ha una quota parti al 31,1% del mercato
mondiale e Big Blue è staccata di pochissimo sul 29,9%. Al terzo
posto, con un più modesto 13,1% si trova Microsoft. Entrando però nel
dettaglio dei database relazionali, Oracle ha un vantaggio più
cospicuo di dieci punti percentuali, lo stesso rilevato in un analogo
studio effettuato da Dataquest nel 1998. Per Oracle il 1999 è stata
un’ottima annata, con una crescita del numero di nuove licenze del
19%, sulla pur considerevole base installata. Anche Ibm è cresciuta,
grazie in particolare al buon andamento dei database su mainframe e
Microsoft ha ritornata alla grande in seguito al successo del nuovo
Sql Server 7.0. Il terzetto dovrebbe mantenere le sue posizioni, ma
secondo Gartner ci sono ancora spazi per altri fornitori, specie nei
mercati di nicchia e in quello dei database per Web.

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